di Antonio Gaspari
ROMA, mercoledì, 26 novembre 2008 (ZENIT.org).- Il pensiero e gli insegnamenti di san Tommaso d’Aquino e l’attenzione del Pontefice Giovanni Paolo II verso le opere dell’aquinate verranno approfonditi e discussi nei giorni 28 e 29 novembre per i 30 anni della fondazione della S.I.T.A. – Società Internazionale Tommaso d’Aquino.
Venerdì 28 novembre, a Roma, alla Pontificia Università di San Tommaso “Angelicum”, si incontreranno i maggiori filosofi e teologi tomisti di oggi. Monsignor Jean-Louis Brugués, Segretario della Congregazione per ll’Educazione Cattolica, aprirà i lavori con una relazione sul tema “S. Tommaso nella teologia morale contemporanea, a 10 anni dalla Fides et Ratio”
Sabato 29 novembre, i partecipanti al trentennale della S.I.T.A. si recheranno nei luoghi tomisti: castello di Maenza e abbazia di Fossanova.
Nel gennaio del 1274 San Tommaso fu invitato da Gregorio X al Concilio di Lione: messosi in cammino, fu colto da forti malori allo stomaco, per questo si fermò nel castello di Maenza dove fu curato dalla nipote Francesca, contessa di Ceccano.
In seguito a questi malori San Tommaso morì il 7 marzo 1274 nella vicina abbazia cistercense di Fossanova.
La morte di San Tommaso è ancor oggi avvolta nel mistero. La tesi più accreditata fu che morì per malattia. Mentre Dante Alighieri, nella Divina Commedia (Purgatorio, canto XX, v. 69), sostiene che il teologo sia stato avvelenato per ordine del potente Carlo d’Angiò, allora conte di Provenza, re di Sicilia, re di Napoli, principe di Taranto, re d’Albania, principe d’Acaia e re titolare di Gerusalemme.
Lo scrittore italiano noto come cronista del Trecento, Giovanni Villani, sostiene la tesi dell’avvelenamento di San Tommaso (Cronache IX, 218), mentre lo storico Ludovico Antonio Muratori ha riprodotto il resoconto di uno degli amici del teologo, in cui non si fa nessun accenno ad eventuali congiure.
A Fossanova, la professoressa della Pontificia Università Urbaniana, Lorella Congiunti, direttrice della SITA, terrà una relazione su “La morte di San Tommaso”; mentre padre Abelardo Lobato OP parlerà de “La fondazione e la storia della S.I.T.A.”.
A proposito della Storia della S.I.T.A., padre Lobato ha raccontato a ZENIT che l’associazione fu fortemente voluta da Giovanni Paolo II.
Durante il Congresso Internazionale Tommaso d’Aquino nel suo VII Centenario, celebrato a Roma e a Napoli nell’aprile 1974, padre Lobato e l’allora Cardinale Karol Wojtyla, presente al convegno, si trovarono d’accordo nel fondare una Società che ricordasse e diffondesse gli insegnamenti di san Tommaso, e che fosse capace di rifondare un umanesimo cristiano capace di dialogare con la società moderna.
La prima riunione della Società Tomista, il 10 settembre 1976 a Santa Maria Ligure, fu presieduta dal Cardinal Wojtyla; egli stesso propose i primi ruoli direttivi, mentre padre Abelardo Lobato fu nominato Direttore. Nel 1978 l’associazione assunse il nome ufficiale di “Società Internazionale Tommaso d’Aquino – S.I.T.A.”.
Da allora la SITA, presieduta attualmente da padre Vincenzo Benetollo OP, si è diffusa nei cinque continenti con la nascita di 22 sezioni locali.
Il Cardinale polacco durante il Congresso Tommaso d’Aquino nel I Centenario dell’Enciclica “Aeterni Patris”, che ebbe luogo nei giorni 15-17 di novembre del 1979 nelle aule dell’Angelicum, ricevette la tessera di socio numero uno della S.I.T.A. La tessera di socio numero due appartiene a padre Abelardo Lobato.
Per ogni eventuale informazione sulla S.I.T.A. e sul trentennale mettersi in contatto con:
Padre Elvio Fontana IVE – segretario della SITA elviofontana@ive.org cell. 340 3649154
Prof. Lorella Congiunti – direttrice della SITA lcongiunti@alice.it cell. 339 8812063
Segreteria della SITA:
Largo Angelicum, 1 – tel. 066702429
Dal 24 al 29 novembre – dalle 9 alle 12; dalle 16 alle 18.