Era proprio un momento della mia vita in cui parlavo, affermavo, definivo persone e cose con sicurezza. Di fronte a chiunque mostrasse non solo il parere contrario, ma anche a chi, di fronte alle mie sicurezze, osasse storcere minimamente il naso, non esitavo a replicare e imporre la mia parola infallibile, indiscutibile: “ho visto io”.
Proprio in quel periodo, spero ormai lontano, l’amico più caro, ma non meno bersagliato e osteggiato dalle mie certezze, mi ha fatto pervenire come regalo un libro a dir poco sensazionale, dal titolo: “365 giorni per la terra”.
Il fotografo Bertrand, servendosi di voli con l’elicottero, ha fotografato quanto più poteva dall’alto del velivolo. Dall’alto la maggior o minore importanza delle cose era evidenziata dal rapporto e dall’armonia delle singole realtà tra loro.
La fisionomia di montagne, paesi e città, monumenti grandiosi e minuti era una continua scoperta, una meraviglia nuova, tutt’altra da quella studiata sui libri e fotografata da terra.
Andrea, soprannominato “ho visto io”, si è ritirato in buon ordine. Se dall’alto d’un elicottero, la terra offre meraviglie mozzafiato, panoramiche mai immaginate e fonte continua di stupore…!!!
Ammutolito dallo sguardo del Cielo, chiedo al Creatore, “che cosa sarà mai l’uomo che Tu così tanto magnifichi?”.
Ciao da p. Andrea
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