Gli italiani dicono "no" all'omicidio legalizzato

Consegnate al ministro della Salute Lorenzin le sottoscrizioni per fermare la legge sull’eutanasia raccolte da Generazione Voglio Vivere

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Sono già oltre 2000 le sottoscrizioni raccolte da Generazione Voglio Vivere e inviate al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per dire un “no” fermo e convinto all’omicidio legalizzato.

La petizione, lanciata da Generazione Voglio Vivere, nasceva in risposta alla proposta di legge di iniziativa popolare presentata da Exit-Italia (Centro di studi e documentazione sull’eutanasia), Uaar (Unione atei agnostici razionalisti) e Associazione Coscioni, per legalizzare l’eutanasia nel nostro Paese.

“È stato un periodo di intenso lavoro durante il quale ci siamo mobilitati per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al progetto di legge popolare presentato dai radicali a favore dell’eutanasia”, spiega Samuele Maniscalco di Generazione Voglio Vivere.

“Assistiamo continuamente ad attentati rivolti alla vita umana, soprattutto nelle sue fasi più delicate, l’inizio e la fine, quando, invece, l’attenzione e il rispetto dovrebbero essere ancora maggiori”.

La campagna – aggiunge – “intendeva e intende dare voce a quanti sinora non ne hanno avuto la possibilità. Speriamo in una risposta del Ministro, che prenderà atto dell’esistenza di una maggioranza di italiani che non vuole assistere passivamente a questa iniziativa oltraggiosa”.

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ZENIT Staff

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