Premio Gulebenkian alla Comunità di Sant'Egidio

Consegnato a Lisbona il riconoscimento per il pluritrentennale impegno per la pace, per i diritti umani e per il dialogo interreligioso

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“La pace è troppo importante per essere lasciata ai soli politici. La drammatica evoluzione dei conflitti nell’epoca moderna ci insegna che sempre di più la pace è il frutto del dialogo fra le religioni e le culture e, come ci ha ricordato domenica papa Francesco, frutto della preghiera, fonte di riconciliazione”.

Lo ha detto il presidente Marco Impagliazzo, nel corso della cerimonia di consegna del premio Calouste Gulbenkian assegnato quest’anno alla Comunità di Sant’Egidio. La cerimonia si è svolta oggi nella capitale portoghese. Il premio è stato consegnato dall’ex presidente della Repubblica Jorge Sampaio.

Grande rilievo alla manifestazione sulla stampa locale, che sottolinea l’impegno della Comunità, in tutti i paesi in cui è presente, per la promozione dei diritti umani, la mediazione nei conflitti, il dialogo interreligioso.

La Comunità di Sant’Egidio è ben conosciuta in Portogallo quale artefice della trattativa di riconciliazione e della firma della pace in Mozambico, avvenuta a Roma nel 1992.

Nei paesi di lingua portoghese e in altri  paesi dell’Africa Sub-Sahariana, la Comunità è attiva con DREAM (Drug Resource Enhancement aganist AIDS and Malnutrition), uno dei più estesi ed efficaci programmi di cura dell’AIDS, e con BRAVO, la campagna mondiale per la registrazione anagrafica e la cittadinanza dei “bambini invisibili”.

Il centro DREAM di Maputo, capiale del Mozambico, è stato visitato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, nel suo tour africano.

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ZENIT Staff

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