O tutti o nessuno

Quando amo o non amo anche un solo uomo sulla terra, finisco per amare o non amare Dio stesso, che è padre di ogni essere umano

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Da tempo conosco Livio. Falegname del paese e uomo stimato da tutti, non solo per l’onestà nel lavoro, ma soprattutto per l’accoglienza che riservava a tutti quelli che, alla spicciolata, ricorrevano al suo negozio.

Non c’era verso di carpire dalla sua bocca una parola di critica verso chicchessia. Di tanto in tanto a qualcuno sfuggiva qualche apprezzamento tendente al negativo. Anche se su bazzecole di poco conto, lui era pronto a riconsiderare i fatti riprovevoli per darne una lettura positiva, o per lo meno leggere benignamente l’intenzione di chi ne era responsabile.</p>

Chiacchierando con lui intento a piallare, mi permisi di commentare un fattaccio riportato dai giornali; mi è sfuggito un giudizio severo su un giovane del paese che vi era implicato…

-Ma tu – reagì con un sorriso – non mi vuoi bene, allora?

-Si che te ne voglio – lo rassicurai, ricambiandogli il sorriso.

-Non può essere…Quel giovane che giudichi e disprezzi, fa parte della mia famiglia; è mio figlio.

-??

-Giudicando lui, giudichi tutta la famiglia; disprezzando lui, rigetti me, mia moglie e i suoi cinque fratelli.

Il mio esame di coscienza, quel giorno, era già fatto e con evangelica radicalità: quando amo o non amo anche un solo uomo sulla terra, finisco per amare o non amare Dio stesso, che è papà di ogni essere umano; disprezzando o amando anche l’ultimo del pianeta, amo o disprezzo tutta l’umanità: siamo tutti della stessa famiglia.

O amo tutti o non amo nessuno.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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