Giovanni Paolo I: umanità e semplicità che rivivono in Papa Francesco

Nell’anniversario dell’elezione di papa Luciani, il card. Stella ha celebrato una Messa in suo ricordo a Canale d’Agordo

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“Papa Luciani sarà ricordato soprattutto come un modello di vita sacerdotale”. Così il card. Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero, durante l’omelia della Messa celebrata oggi nella parrocchia San Giovanni Battista a Canale d’Agordo, paese natale di Albino Luciani, in occasione del trentaseiesimo anniversario dell’elezione di Giovanni Paolo I. Le parole del card. Stella sono state riportate da L’Osservatore Romano.

Il porporato ha così raccolto l’invito del vescovo di Belluno-Feltre, mons. Giuseppe Andrich, e del parroco, don Mariano Baldovin. La scelta di Stella è pertinente, come lo stesso prefetto ha ricordato quest’oggi: “Con lui condivido le radici in questa terra veneta”, e ha inoltre confidato di aver conosciuto “da vicino” Albino Luciani, “anche come mio vescovo, per undici anni, dopo aver partecipato a Roma alla sua consacrazione episcopale”. Nell’ottobre 1965, alla fine del Concilio Vaticano II, ha aggiunto il card. Stella, fu proprio Luciani che rispose di sì alla Segreteria di Stato che mi richiedeva per il servizio della Santa Sede”.

È dunque “come adempiendo un voto di riconoscenza alla sua persona” che il porporato ha scelto di “parlare di Albino Luciani in quanto sacerdote, con particolare accento sul tema della vocazione sacerdotale”. Vocazione che ne ha fatto “un sacerdote trasparente, zelante e senza ipocrisia, con una vita tutta volta a rendere visibile e credibile la sostanza del Vangelo — nell’umiltà, nella carità e nella povertà — con una stupenda coincidenza tra quanto insegnava e quanto praticava e viveva, nella fedeltà quotidiana alla sua vocazione, in tutto il suo percorso, da giovane prete fino alla cattedra di Pietro”.

Sacerdote, Albino Luciani, che aveva ben salda la virtù dell’obbedienza. Egli – ha aggiunto il porporato – “fece della lealtà verso i superiori la stella del suo cammino, fino alla più coraggiosa ed esemplare lealtà verso Paolo VI, nei momenti più accesi e drammatici della contestazione degli anni Settanta”. Oltre all’obbedienza, spiccavano in Luciani “il senso della disciplina e il raccoglimento”, due strumenti che – come disse lo stesso papa Giovanni Paolo I al clero romano il 7 settembre 1978 – “formano e sostengono il buon prete nella sua missione”. Infine, il card. Stella ha concluso tracciando una linea di continuità tra Giovanni Paolo I e Francesco. “Ringrazio il Signore – ha detto – per il dono alla Chiesa che è oggi Papa Francesco, il quale con il suo sorriso, la sua semplicità, la sua umanità e il suo non risparmiarsi per il servizio alla Chiesa ci fa ricordare il ‘nostro’ Papa Luciani”.

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ZENIT Staff

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