Si firmerà domani, a Manila, l’accordo per la pace a Mindanao (Comprehensive Agreement for Bangsamoro), a conclusione di una lunga trattativa tra MILF (Moro Islamic Liberation Front) e il governo filippino guidato da Benigno Noynoy Aquino. Venerdì 28 marzo, alle 11, nella Sala della Pace della Comunità di Sant’Egidioche ha partecipato nelle ultime settimane alla fase conclusiva del negoziato nella persona di Alberto Quattrucci, terrà una conferenza stampa sull’evento.
Come riferisce un comunicato, si tratta di un momento storico per le Filippine e per tutta l’area del sud est asiatico, dove la coabitazione tra gruppi etnici e religiosi è motivo di instabilità politica e di ricorrenti violenze.
La firma mette fine a un conflitto che dura dagli anni ‘70, e che si calcola abbia fatto circa 150.000 morti. L’accordo prevede che il MILF sciolga le sue milizie (circa 12.000 uomini) e inizi un processo di “power sharing” con il governo filippino, di cui sono stati esaminati tutti i dettagli al tavolo negoziale (ripartizione delle risorse, delle forze di polizia, delle acque territoriali) .
Le trattative che hanno portato alla firma si sono svolte con la mediazione della Malaysia, e la presenza di un Gruppo di Contatto di cui fanno parte 4 organizzazioni internazionali, interpreti delle ragioni della società civile nel negoziato, tra cui Sant’Egidio.
La firma apre una fase delicata e decisiva di implementazione nella realtà locale, in cui giocheranno un ruolo fondamentale le comunità locali e religiose. In questa direzione stanno operando, oltre alla Comunità di Sant’Egidio, anche la Chiesa locale, sotto la guida del card. Quevedo, arcivescovo di Cotabato, e l’associazione islamica Muhammaddiyah, anch’essa nel Gruppo di Contatto.
“Dopo 17 lunghi anni di difficili negoziati, è la prima volta che si arriva ad una soluzione politica che potrà assicurare una pace duratura e di progresso a Mindanao”, ha dichiarato Teresita Deles, che guida la delegazione governativa.