Discorso di Benedetto XVI al nuovo Arcivescovo maggiore di Trivandrum dei Siro-Malankaresi

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 29 maggio 2007 (ZENIT.org).- Pubblichiamo il discorso pronunciato da Benedetto XVI nel ricevere questo lunedì Sua Beatitudine Isaac Cleemis Thottunkal, nuovo Arcivescovo maggiore di Trivandrum dei Siro-Malankaresi (India).

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Beatitudine,
Fedeli, Fratelli e Sorelle, quanti fanno parte del Sinodo siro-malankarese,

sono lieto di accoglierla in occasione della sua prima visita a Roma dalla sua elezione quale Arcivescovo Maggiore dell’amata Chiesa cattolica Siro-Malankarese. Sono molto grato per i suoi saluti affettuosi e rispettosi e la ringrazio sinceramente per il suo forte desiderio di “vedere Pietro” (cfr Gal 1, 18). Insieme rendiamo grazie a Dio per questa provvidenziale opportunità di confermarle il vincolo di comunione con la Sede di Roma di cui la vostra comunità va giustamente fiera.

Rivolgo i miei pensieri agli illustri Pastori che lo Spirito Santo ha chiamato per condurre il suo popolo a riscoprire l’unità con il Successore di Pietro. Penso in particolare a Mar Ivanios, che nel 1930 professò solennemente la fede cattolica, e si pose generosamente su un cammino ecclesiale ricco di benedizioni. Ciò rese possibile al mio Predecessore, il Servo di Dio Giovanni Paolo II, di elevare la Chiesa Siro-Malankarese al livello di Arcivescovado Maggiore. In tale veste, è venuto a Roma in rappresentanza della comunità malankarese, mentre la Chiesa e il mondo prendevano congedo da quell’amato Pontefice che era stato chiamato alla Casa del Padre. Subito dopo, Mar Baselios stesso lo seguì. Oggi, percepiamo la vicinanza di questi indimenticabili Pastori, mentre la Chiesa Siro-Malankarese continua la sua missione, piena di fiducia nella Grazia di Dio. L’eredità preziosa della vostra tradizione ecclesiale è stata posta nelle sue mani, Beatitudine, attraverso l’atto di elezione canonica effettuato dai Padri del Sinodo siro-malankarese. Che il Signore le garantisca abbondanza di doni spirituali cosicché tale eredità porti molto frutto secondo la volontà del Signore.

Quale Successore di Pietro, ho confermato felicemente la decisione del Sinodo. Ora la Chiesa universale, insieme con tutti coloro che appartengono alla vostra tradizione ecclesiale, conta su di Lei, Beatitudine, per garantire che la comunità malankarese possa procedere lungo un duplice cammino. Da una parte, attraverso la fedeltà alla Sede Apostolica parteciperete sempre pienamente al respiro universale dell’unica Chiesa di Cristo, dall’altra la vostra fedeltà alle peculiarità orientali della vostra tradizione permetterà a tutta la Chiesa di beneficiare di ciò che nella sua saggezza multiforme “lo Spirito dice alle Chiese” (cfr Ap 2, 7 et passim).

Come Capo e Pastore della Chiesa Siro-Malankarese, Lei, Beatitudine, è stato incaricato della missione di condurre e sostenere la testimonianza cristiana e la vita ecclesiale dei fedeli di quella nobile Chiesa attraverso il vasto sub-continente indiano e le altre regioni nelle quali si trovano i cattolici siro-malankaresi. Al contempo, cerca di affrontare le sfide più gravi che si presentano all’inizio di questo terzo millennio cristiano. È giunta l’ora della nuova evangelizzazione, un periodo di dialogo costantemente rinnovato e convinto con tutti i fratelli e le sorelle che condividono la nostra fede cristiana, un tempo di incontro rispettoso e fecondo fra religioni e culture per il bene di tutti e in particolare dei più poveri fra i poveri. Il nostro impegno per l’evangelizzazione ha bisogno di essere costantemente rinnovato, mentre lottiamo per edificare la pace, nella giustizia e nella solidarietà, per tutta la famiglia umana. Che possa sempre trarre forza dal Signore e dal supporto collegiale dei suoi Fratelli Vescovi! La prego di assicurare loro delle mie preghiere e di trasmettere loro i miei saluti speciali nella lieta occasione del 75º anniversario della istituzione della gerarchia siro-malankarese.

Siamo ancora immersi nel clima della Pentecoste e desideriamo soffermarci con la Santa Madre di Dio e gli Apostoli nel cenacolo di Gerusalemme, docili all’azione dello Spirito. Alla Santa Vergine affido le mie preghiere per lei, Beatitudine, e per tutta la Chiesa Siro-Malankarese, chiedendo che il dono dello Spirito possa continuare a nutrirvi e rafforzarvi mentre recate testimonianza del Vangelo di Cristo. Con questi sentimenti imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica a Lei, mio Venerato Fratello e a tutti i figli e le figlie della Chiesa Siro-Malankarese.

Grazie, Dio vi benedica.

[© Copyright 2007 – Libreria Editrice Vaticana]

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ZENIT Staff

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