CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 9 maggio 2007 (ZENIT.org).- Prima di prendere l’aereo che lo avrebbe portato in Brasile, Benedetto XVI ha salutato questo mercoledì mattina gli ambasciatori di Irlanda e Gran Bretagna presso la Santa Sede per celebrare lo storico accordo firmato a Belfast questo martedì, che ha dato vita a un Governo autonomo di unità.

Gli ambasciatori Philip McDonagh, in rappresentanza di Dublino, e Francis Campbell hanno scambiato qualche parola e hanno scattato alcune fotografie con il Papa nel cortile di San Damaso del Vaticano prima che il Santo Padre partisse per il Brasile.

Il leader unionista Ian Paisley, che per decenni ha rifiutato di cooperare con i repubblicani, è stato eletto a capo dell’amministrazione condivisa, destinata a porre fine a più di 40 anni di violenza nel territorio, in una cerimonia nel Palazzo di Stormont, sede dell’Assemblea dell’Irlanda del Nord.

Dopo che Paisley ha giurato come “Ministro principale”, il secondo uomo del partito cattolico Sinn Fein ed ex comandante dell’Esercito Repubblicano Irlandese (IRA) Martin McGuinness ha accettato la carica di Vice Primo Ministro, giurando fedeltà alla polizia nordirlandese e alle corti britanniche, un atto che aveva rifiutato per decenni.

Come parte del giuramento dell’incarico, Paisley si è impegnato a cooperare con il Governo della vicina Repubblica d’Irlanda, a maggioranza cattolica, sebbene per anni si sia rifiutato di compiere questo gesto, che considerava come una “resa”.