Questa storia l’ho raccontata ai bambini come omelia al vangelo del cieco che, chiamato da Gesù, si fidò di lui e riebbe la vista.
Un giorno vidi Roberto che passava per la strada. Volevo salutarlo, ma aveva gli occhi chiusi: dormiva. Lo seguii per vedere dove abitasse. Arrivato a Piazza Fiume, si fermò al semaforo rosso.
Sopraggiunto il verde attraversò la strada salendo decisamente sul marciapiede del lato opposto di via Salaria fino a via Viterbo. Girò a destra per arrivare al numero di casa sua in via Velletri. Continuando a dormire saporitamente infilò il portone del suo palazzo e sparì ai miei occhi.
Subito mi son sentito fare dai bambini questa domanda: “Ma come ha fatto Roberto a vedere la strada, il semaforo, passare indenne attraverso il traffico caotico della città e arrivare a casa? Com’è riuscito ad occhi chiusi?”.
“Semplice – rispondo – Roberto era un bambino di due anni che dormiva; ma in braccio alla mamma. Fidandosi di lei vedeva con gli occhi della mamma.
Se ho fede, anch’io mi abbandono a Gesù. La fede mi fa vedere con gli stessi occhi di Gesù.
Ciao da p. Andrea
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