Vangelo

Lc 14,1-6

Lettura

Vi è una diversità significativa in questo testo rispetto ad altri già incontrati. Altre volte Gesù accetta l’invito a pranzo rivoltogli da un fariseo e in quell’occasione sorgono problemi di purità e correttezza rispetto alla Legge. Altre volte il Signore, in sinagoga, compie miracoli di sabato. Qui si dice che è sabato e che un fariseo lo invita a pranzo. Ed è in questo contesto particolarmente delicato e difficile da vivere, che il Signore compie un miracolo di guarigione.  

Meditazione

Si intrecciano due circostanze, e cioè quella di essere in casa di un fariseo e di compiere un miracolo in giorno di sabato. Possiamo facilmente immaginare che questo fatto non è insignificante. Notiamo poi che il malato, con la sua infermità, è in mezzo alla scena, ma rapidamente scompare. Prevale in Gesù il desiderio di fare dell’episodio l’occasione del suo insegnamento. E infatti tutto inizia con la sua domanda: «È lecito o no guarire di sabato?». Gli altri, che pure “stavano ad osservarlo”, e quindi erano evidentemente molto interessati e attenti al suo comportamento, non reagiscono: «Ma essi tacquero … e non potevano rispondere nulla a queste parole». In questo modo Gesù rivela qui la sua grande capacità di insegnare e nello stesso tempo ci mostra il coraggio umano del nostro Maestro. Con questo modo di agire Gesù dimostra che Egli insegna facendo avvertire il problema e poi aprendo il dibattito. In questo modo Egli giunge a chiarire bene il suo pensiero  sul sabato. La parola di Gesù e i suoi gesti non sono mai volti a distruggere, ma ad avviare i suoi ascoltatori perché giungano ad una ulteriore chiarezza. In particolare, in questa circostanza, l’azione apparentemente contestatrice di Gesù ha la funzione di illuminare tutto quello che la Legge antica disponeva. Perché la rigida e severa norma del “riposo sabbatico”? La grande tradizione l’attribuisce alla memoria del riposo al termine della creazione (Gen 2,2-3), e alla memoria della liberazione dalla schiavitù dell’Egitto (Dt 5,12-15). Ma tutto questo è solo profezia di quello che il Figlio di Dio è venuto a compiere per l’intera umanità: dare inizio alla nuova creazione, ai cieli nuovi e alla terra nuova, alla liberazione dal Male e dalla Morte.

Preghiera

La tua Parola, Signore, sia così chiara e trasformatrice da domandarmi chiarimenti sul mio modo di vivere la mia appartenenza alla Chiesa e alla fede. Fa’ che non sia mai dato per scontato il mio cammino di conversione.

Agire

Prenderò oggi la responsabilità di risolvere qualche intralcio, incomprensione, ritardo che rende difficile, lenta, lontana la risposta ad un servizio alla persona di un fratello o di una sorella.

Meditazione a cura di mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it