Vangelo

Lc 10,38-42 

Lettura

La scena mostra un primo aspetto: in piena gratuità, senza domande e richieste, il Signore parla a Maria. E così ci viene rivelato che ogni vocazione inizia per la volontà di Dio. In secondo luogo, ci appare che la parola evangelica centrale dà inizio ad un dialogo a cui la creatura è invitata a rispondere. 

Meditazione

Consideriamo la Parola dell’Angelo «entrando da lei» (v. 28): «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». Ogni dialogo nella liturgia inizia proprio con questa parola di annuncio! Risuona così anche nella mia vita? Il popolo della Prima Alleanza attendeva da secoli questa parola di gioia da parte di Dio, ma con l’accettazione dell’invito è tutta l’umanità che entra nella promessa. “Rallégrati”. In Maria, ogni creatura partecipa alla piena comunione con Dio che le si dona. Tutta la storia che la Parola di Dio ci comunica nella vicenda dei padri ebrei, si svela ora come preparazione e profezia di questo supremo evento. Tale evento è di portata assolutamente universale! Notiamo che tutto questo non avviene nel grande Tempio e attraverso il suo ricco e complesso culto; il nostro Dio parla nella piccola casa di Nazaret, ad una giovane di nessun lignaggio o eccezionalità: Maria. Si tratta della “liturgia” semplicissima di un saluto e di un annuncio d’amore. Infatti, in tale compimento della profezia di Israele, tutti e tutto devono essere coinvolti. Maria fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. Ella ci è maestra nel custodire l’inevitabile “sproporzione” tra l’evento divino e la pur mirabile, ma sempre del tutto infima “misura” del luogo santo e del suo rito: Dio non può certo abitare in una casa, per quanto grande e bella. Per questo, la fanciulla di Nazaret non può che essere “molto turbata”! L’Angelo è venuto ad annunciarle la nascita e la presenza di Dio nel suo grembo! E Lei nella sua fede sembra addirittura voler portare avanti la “sfida” di quello che sta accadendo. E incalza: Come avverrà questo poiché non conosco uomo? (v. 34). Lei proclama di nulla essere e nulla potere di fronte a quello che le è stato annunciato. E questo porta l’Angelo a dire come si compirà la salvezza. E scoprirà che veramente nulla è impossibile a Dio(v. 37). 

Preghiera

O Maria che hai saputo e voluto accogliere in pienezza, il “nulla è impossibile a Dio”, aiutaci a scoprire ancora una volta che la nostra povera vita è benedetta quando dice di sì al Signore. 

Agire

Partecipando alla Messa, o ad una azione liturgica, ascolto il saluto del celebrante: “Il Signore sia con voi” con intensità e avvertendo che è proprio il Signore che ora e qui vuol parlare con me. 

Meditazione a cura di mons.Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it