Lettura

Questo il rimprovero di Giovanni a Erode che, pure, avrebbe dovuto vigilare sul Battista e, pur restando molto perplesso, gli aveva prestato addirittura ascolto. Ma il richiamo costerà caro a quel profeta, molto stimato nella tradizione giudaica e cristiana, spesso in riferimento al concepimento di Maria: se il Battista fu santificato fin nell’utero materno – ragionerà il benedettino Osberto di Clare (XII secolo) – a fortiori bisognerà credere che, nello stesso momento della concezione, sia stata santificata Colei dalla cui carne procedette il Santo dei santi.

Meditazione

Adesso, di corsa, subito… Gli avverbi di tempo, nel racconto dall’Evangelista descrivono con efficacia una situazione che precipita fino a condurre all’empia decapitazione del Battista, nonostante il suo grande seguito di discepoli e la stima di cui godeva alla corte di Erode. Eppure, quella sua parola tagliente sull’illecita situazione matrimoniale, pronunciata in modo netto da Giovanni, provoca l’ira e la voglia di vendetta di Erodiade. Il cuore umano è un mistero, soprattutto nel campo delle relazioni affettive tra un uomo e una donna, come quello tra Erode e la cognata; oppure, nel campo delle relazioni tra madre e figlia, come accade, nel racconto, tra Erodiade e la sua giovane figlia. E ciò a tutto danno di relazioni ben più profonde, come doveva essere quella tra il Battista, uomo giusto e santo, e il re, che comunque ne intravedeva e apprezzava le doti profetiche. L’ingiusto assassinio del Battista si consuma tra le ristrette pareti di una sala da pranzo, ma presto si diffonde in città, soprattutto tra i discepoli del Profeta ai quali, però, non resta che la pietà dei riti di sepoltura del cadavere. Il vero discepolo del Signore coltiva la fedeltà al comando di Dio, come l’antico Geremia, al quale viene insegnato di mantenersi forte, di non spaventarsi nel comunicare ciò che è retto e giusto, anche se si trattasse di andare controcorrente e mettersi contro i modi di pensare e di fare comuni.

Preghiera

Voglio soprattutto praticare la giustizia, Signore; fa’ che, nella mia esistenza, io compia ciò che è giusto ai tuoi occhi, anche a costo di essere perseguitato dai malvagi! Sii tu la mia speranza e la mia fiducia, la mia roccia, anche di fronte a chi vuole il mio male.

Agire 

Sui sentimenti di odio e violenza farò prevalere la lealtà nei rapporti, la fedeltà alla parola data, il coraggio nel compiere la giustizia, il rispetto della dignità altrui.

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Meditazione del giorno a cura di monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it