Il dramma del Medio Oriente si legge nei volti dei tanti sfollati a causa delle violenze islamiste. Dopo i dati pubblicati dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), che attestano 6,5 milioni di sfollati in Siria, notizie sconfortanti giungono anche dall’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim).
L’Oim ha riferito che oltre un milione e 600 mila persone sono rimaste senza casa quest’anno, in Iraq, a seguito di persecuzioni e campagne d’aggressione. Di queste, 850 mila soltanto nel mese di agosto. Il conteggio include persone fuggite dalle violenze scatenate dagli insorti sunniti nell’ovest del Paese a inizio gennaio, poi dall’offensiva lanciata a giugno dai terroristi dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis).
"La maggior parte degli sfollati e' stata costretta a camminare per giorni per raggiungere posti sicuri", ha riportato Brian Kelly, coordinatore dell'Oim per le situazioni di emergenza in Iraq, "Numerosi loro familiari sono stati uccisi o sequestrati dall'Isis". La maggior parte degli sfollati ha trovato rifugio nella provincia autonoma del Kurdistan e in quelle di Ninive e Diyala, ha precisato l'Oim.
Nel frattempo - riferisce L’Osservatore romano- giungono notizie di nuovi abusi e umiliazioni da parte dei miliziani dello Stato islamico: immagini pubblicate in rete mostrerebbero infatti donne cristiane e della minoranza yazidi racchiuse in gabbie e vendute come bestie in un mercato di Mosul: un altro orrore che si aggiunge ai tanti altri perpetrati finora dai jihadisti.
Gli stessi jihadisti che, come confermato dal ministero della Difesa filippino, hanno circondato oltre 70 caschi blu provenienti dalle Filippine sulle alture del Golan. L'Ordinario militare di Manila rivela: "Fra i caschi blu anche un prete, inviato per curare le necessità spirituali delle truppe. Pregate per tutti loro".