Suore Ospedaliere: "Misericordia e tenerezza, cuore del nostro carisma"

Sulla scia delle esortazioni di Papa Francesco, si conclude domani il 44° Capitolo Generale dell’Ordine in corso a Loreto

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Si concludono domani i cinque giorni di Esercizi Spirituali che hanno dato spunti di riflessione alle Suore Ospedaliere della Misericordia (SOM) riunite presso il Centro di “Accoglienza San Giuseppe” a Loreto fino al 14 settembre, per il loro 44° Capitolo Generale sul tema: “Misericordia e tenerezza, cuore del nostro carisma”.

Insieme a mons. Carlo Rocchetta, docente di sacramentaria alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, alla Facoltà Teologica di Firenze e alla Pontificia Università del Laterano, e guida spirituale del Centro Familiare “Casa della Tenerezza”, con sede Perugia-Città della Pieve, le 31 suore delegate da India, Filippine, USA, Madagascar, Nigeria, Italia e Polonia, hanno affrontato diversi aspetti del tema della tenerezza, tanto caro a Papa Francesco, che le riceverà in udienza il prossimo 17 settembre.

Da domani le suore, dedite fin dalla loro fondazione all’attività socio sanitaria, saranno impegnate in varie attività di studio, valutazione, discernimento e decisione fino al giorno dell’elezione della Superiora generale fissata per l’8 Settembre, giorno particolarmente significativo a Loreto, in quanto si celebra la Festa del Santuario della Santa Casa. Saranno seguite dal facilitatore P. Battista Cortinovis SMM (Monfortani), mentre Sua Ecc. Mons . Giovanni Tonucci, Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio, presiederà l’elezione e celebrerà la solenne Messa di ringraziamento.

«Un Capitolo è una grande responsabilità ma è anche un grande dono: il dono di poter cogliere la Congregazione con le sue positività e debolezze, di sentirci pienamente partecipi di questa famiglia, responsabili del suo cammino e della significatività della nostra presenza nella Chiesa», dichiara Madre Paola Iacovone, originaria del Molise, Superiora Generale alla guida della Congregazione delle SOM fondata nel 1821 dalla Principessa Teresa Orsini in Doria Pamphili Landi, che oggi conta 400 suore provenienti da diversi Paesi del mondo (prevalentemente Asia e Africa).

«Nella consapevolezza di essere scelte e amate con infinita tenerezza in Cristo Gesù, sentiamo la responsabilità di guardare oltre, di protenderci in avanti, verso quelle mete che lo Spirito ci indicherà attraverso un attento cammino di discernimento e nel continuo confronto con la Parola», prosegue Madre Paola, pioniera della missione in India, dove ha trascorso circa 20 anni.

Oltre alla presenza umile e professionale nelle decine di ospedali, cliniche e case di riposo (di proprietà della congregazione, pubblici o in convenzione con le rispettive diocesi) nelle diverse città dove operano le SOM, in Italia (Lazio, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia) e nel resto del mondo, infatti, le SOM da quasi 50 anni sono impegnate anche in molteplici attività caritatevoli accanto ai malati, agli anziani, ai bambini e alle loro famiglie  in USA (1966), India (1978), Madagascar (1983), Filippine (1985), Svizzera (1990), Nigeria (1998),  Polonia (2006), Camerun (2013), Timor Est (2013), queste ultime nuove frontiere di evangelizzazione nate sull’impulso dell’Anno della Fede.

La loro attività missionaria è supportata dall’Associazione volontari “La Cometa onlus”, fondata nel 2003 insieme a un gruppo di laici, che si occupano di attività di raccolta fondi e di promozione dei numerosi progetti coordinati dalle suore nei vari Paesi, compreso quello dell’adozione a distanza. Più recente l’Associazione “Teresa Orsini”, fondata a Gravina di Puglia, terra natia della fondatrice, che si occupa della formazione spirituale delle giovani mamme.

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ZENIT Staff

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