Il dolore di Francesco: "Sembra che la crudeltà si sia instillata nei nostri cuori"

In una mail, il Papa confida di aver pianto per le famiglie e i bambini allontanati dalle proprie case durante lo sgombero forzato dell’insediamento abusivo nel quartiere Lugano, in Argentina

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“Sembra che la crudeltà si sia instillata nei nostri cuori. Una crudeltà che indossa molti vestiti: ‘che mi interessa‘, ‘vadano a lavorare‘, ‘è gente che non si inserisce in società‘… parole che non giustificano ma manifestano tanta crudeltà”.

Sono le parole addolorate di Papa Francesco scritte in una mail privata a Gustavo Vera, il fondatore della ong “La Alameda” a Buenos Aires. Motivo dell’email è l‘operazione di sgombero, effettuata tre giorni fa dalla polizia e gendarmeria nazionale, dell‘insediamento abusivo ‘Papa Francesco’ nel quartiere Lugano, con intere famiglie con molti bambini che venivano allontanati forzatamente dalle loro case.  

A darne notizia è stata ieri la stessa ong argentina, molto legata a Bergoglio, che aveva informato direttamente il Papa dello sgombero forzato. E il Pontefice confessa di “aver pianto” nel sapere che a molte famiglie di suoi connazionali è toccato subire tale umiliante sopruso.

“Ho appena letto la tua lettera – scrive Francesco all‘amico Gustavo -. La tua frase finale sintetizza i miei sentimenti: ‘Sembrava Gaza‘ e sono scoppiato a piangere. Non capisco perché. Accarezzo con le lacrime questa gente, queste madri con bambini. Quando sono tornato dalla Corea, sull‘aereo, ho parlato della crudeltà. Sembra che la crudeltà si è instillata nei nostri cuori….”.

“Sono accanto a questa gente – conclude il Papa – prego e chiedo che non vengano lasciati soli. E sono vicino a voi, che siete vicini a loro. Con molto dolore nel cuore. Un abbraccio”.

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ZENIT Staff

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