Per Teresa, il trampolino di lancio per ogni caduta, è sempre la misericordia che fa scendere il buon Pastore dal cielo fino agli abissi della miseria e catapulta il figlio perduto dall’inferno alla festa del cielo.
"Che spettacolo, Gesù mio, vedere un'anima che, caduta in peccato da tanta altezza, viene di nuovo sollevata dalla vostra grande misericordia! Come conosce bene allora la moltitudine delle vostre grandezze e misericordie e la profondità della sua miseria (...). Tutto ciò la rapisce.
Del resto chi non andrebbe rapito, o Signore dell'anima mia, nel vedervi ripagare un così nero e abominevole tradimento con tanta abbondanza di misericordia e di favori?" (Vit. 9, 5).
"E in chi, o Signore, può meglio risplendere la vostra misericordia se non in me che con le mie opere cattive ho profanato tante volte le grandi grazie che avete cominciato a farmi? Guai a me, Creator mio! Se cerco scuse, non ne trovo.
La colpa è di nessuno, ma tutta mia, perché se avessi corrisposto, anche in parte, all'amore che mi dimostravate, non avrei amato altri che Voi, e tutto sarebbe andato per il meglio. Ma se di tanta sventura non mi sono mostrata meritevole, mi valga almeno, o Signore, la vostra misericordia!..." (Vit. 4,4).
"Da ciò la vostra infinita clemenza ha già ricavato del bene, perché dove più grande è la miseria, più risplendono i benefici delle vostre misericordie. Oh, le vostre misericordie, con quanta ragione dovrei io sempre cantarle!
Signore, datemi di poterle cantare in eterno, giacché vi siete compiaciuto di prodigarmele con tanta munificenza da meravigliare tutti coloro che le vedono”.
Ciao da P. Andrea ocd