Sud Sudan: rilasciato il caporedattore di Radio Bakhita

L’emittente resta però chiusa. Proseguono intanto le tensioni nel Paese tra forze filo-governative e opposizione

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Ocen Davi Nicholas, caporedattore di Radio Bakhita, arrestato sabato scorso in relazione alla pubblicazione sugli scontri armati tra forze governative e ribelli nella città di Bentiu, in Sud Sudan, è stato rilasciato. La notizia, ripresa dall’Agenzia Misna, giunge da fonti locali, le quali sottolineano però che le trasmissioni dell’emittente dell’arcidiocesi di Juba restano sospese.

Il giornalista, reo di aver riportato sia la versione del governo sia quella dell’opposizione in merito ai tafferugli, è traumatizzato poiché è rimasto rinchiuso per tre giorni e tre notti in una cella priva di luce.

La situazione nel Paese resta molto tesa, non si placa il conflitto tra le forze fedeli al presidente Salva Kiir e quelle dei ribelli fedeli all’ex vice-presidente Rieck Machar. Padre Jacob Odwa, segretario generale della Conferenza episcopale sudanese, ha definito “spiacevole” l’evento della chiusura della radio. Secondo il presule il governo avrebbe dovuto presentare le proprie ragioni in modo diverso, invece che chiudere “la voce della Chiesa”.

Esponenti della società civile hanno accusato il governo di aver agito in modo “incostituzionale” rispetto a Radio Bakhita e all’arresto di Nicholas, trattenuto non dalla magistratura ma dal servizio di sicurezza che non ha facoltà di detenere persone in custodia di polizia.

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ZENIT Staff

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