Una pioggia di grazie e benedizioni ha portato il Papa alla Corea del Sud, simile a quella leggera che a Seoul da stamani, giorno della sua partenza, cade a sprazzi sul suolo. Anche questa è una piccola sfida per i numerosi fedeli che, ombrelli alla mano, non si sono lasciati scoraggiare dal lieve maltempo pur di non rinunciare al saluto, al sorriso, alla benedizione e, per qualcuno, alla stretta di mano di Papa Francesco.
Nel salone d’onore dell’aeroporto di Incheon, la Guardia d’Onore è in grande uniforme tradizionale, dal colore blu scuro, con ornamenti ocra e bordeaux. I militari della parata portano una spada molto simile alla katana dei samurai che brandiscono per gli onori all’illustre ospite.
Sono presenti al saluto finale i vescovi delle 17 diocesi coreane oltre alle alte cariche istituzionali del governo. La presidente Park Geun-hye ha già salutato il Papa al termine della Santa Messa in Cattedrale. Francesco è oltremodo sorridente e stringe la mano ad ognuno.
Non ci sono discorsi, ma l’abbraccio caloroso al sacerdote coreano, il gesuita John Chong Chechon, che in questi giorni lo ha costantemente accompagnato come guida e come interprete, è l’eloquente segno di quanto il Papa abbia apprezzato l’accoglienza del popolo asiatico.
Francesco s’imbarca quindi sul volo speciale approntato dalla compagnia di bandiera, la Korean Airlines che lo porterà a Roma – Ciampino. La bandiera coreana dipinta sulla carlinga ha il campo bianco come la talare del Papa e rappresenta la pace. Al centro è dipinto in rosso e blu il Taegeukgi, che divenne il simbolo ufficiale del Paese nel 1883. Il blu, (“Eum”) rappresenta gli aspetti negativi del Taeguk, il rosso (“Yang”) descrive gli aspetti positivi. Nei quattro trigrammi è presente il cielo, il sole, la luna e la terra.
Papa Francesco ha portato alla terra coreana la luce di Cristo, sole vivo, per confermare e incoraggiare i fratelli nella fede. La dimensione mariana, simboleggiata dalla luna, è stata presente nella filigrana dell’intero viaggio apostolico, nelle preghiere finali, fino a culminare nell’icona della pace e riconciliazione della statua di Fatima installata nella cattedrale di Seoul con una corona di filo spinato.
Tra la buona e la cattiva sorte il matrimonio della Corea con il cristianesimo rimane fedele. E mentre il Papa, alle 13.02 locali, saluta dall’alto il popolo asiatico diretto verso Città del Vaticano, insieme alla pioggia scendono nuove benedizioni dal Cielo sulla terra dei martiri e del “calmo mattino”.