Ebrei, musulmani e cristiani tutti per la pace nella più grande città d’Europa. In risposta alle manifestazioni pro-palestinesi non autorizzate e violente di alcune settimane fa, parecchie centinaia di manifestanti si sono dati appuntamento domenica pomeriggio di fronte alla chiesa di Saint Germain L’Auxerrois, nel primo arrondissement di Parigi, rispondendo all’appello lanciato su Facebook da una diciottenne studentessa musulmana.
La giovane aveva creato una pagina per denunciare tutte le forme d’odio a sfondo razziale e religioso che hanno caratterizzato la Francia nelle ultime settimane.
Ne è nata quindi una protesta pacifica che ha idealmente unito Gaza e Parigi, città “laica” per definizione ma, di fatto, autentico crocevia di etnie e fedi differenti.
Nessun simbolo di partito, né confessionale, solo tante bandiere francesi hanno caratterizzato la manifestazione in piazza del Louvre, segnata peraltro dalla presenza di imam, come Rachid Birbach, di Auxerre, che ha dichiarato: “Siamo tutti cittadini francesi e un morto è un morto, che sia cristiano, ebreo o musulmano”.
Gli ha fatto eco il presidente dell’Unione degli studenti ebrei francesi, Sacha Reinewirtz: “Noi siamo la maggioranza silenziosa, quella che non giustifica alcuna violenza”.
L’iniziativa di domenica scorsa ha fatto seguito a quella di Bâtisseuses de paix che una settimana fa ha portato in piazza a Parigi e a Lione, donne musulmane ed ebree, che hanno distribuito manifesti raffiguranti donne israeliane e palestinesi, insieme nonostante il conflitto di Gaza.
[Fonte: L’Osservatore Romano]