Il Sermig promuove la marcia della speranza

Ernesto Olivero, imprenditore del bene, mobilità l’Arsenale della Pace e chiede a Maria di proteggere i cristiani perseguitati e fare dei giovani testimoni di speranza

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Il Sermig ha inteso celebrare la festa di “Maria Madre dei Giovani” con una marcia della speranza che ha raggiunto la parrocchia ortodossa di San Massimo. La parrocchia ha la cura pastorale dei cristiani ortodossi del Patriarcato di Mosca nella città di Torino, in Piemonte e Valle d’Aosta.

Si tratta di una ricorrenza che è stata celebrata da altri Arsenali della pace del Sermig presenti nelle diocesi di Madaba, in Giordania, e di San Paolo, in Brasile.

Per accompagnare la preghiera per ricordare i cristiani perseguitati in Iraq e nel resto del mondo è stata esposta l’icona della “Madonna dalle tre mani”, segno di unità e di dialogo con i cristiani di tutte le confessioni.

Il “Sermig” è stato fondato nel 1964 da Ernesto Olivero, un laico nato nel 1940 a Mercato San Severino (Salerno), sposato, con tre figli e sette nipoti. Olivero ha lavorato in varie industrie del torinese e poi in banca fino alle dimissioni (1991). Nel 1964 insieme alla moglie Maria e ad un gruppo di giovani decisi a sconfiggere la fame con opere di giustizia, promuovere lo sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri ha fondato a Torino il Sermig, il Servizio Missionario Giovani.

Negli anni ’80 all’interno del Sermig è nata la “Fraternità della Speranza”, che conta attualmente un centinaio di aderenti: giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla formazione dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza.  

Nel 1983 il Comune di Torino ha assegnato in comodato al Sermig l’ex Arsenale Militare di Piazza Borgo Dora. Olivero ed i suoi collaboratori hanno trasformato un area complessiva di 45.000 mq che fino ad allora era servita a a costruire e collaudare armi in un Arsenale della pace. L’11 aprile 1984 l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini inaugurò l’Arsenale della Pace.

Per le sue capacità organizzative ed imprenditoriali Ernesto Olivero è stato definito “imprenditore del bene”. 

Si legge nel sito del Sermig: “Là dove sono state forgiate buona parte delle armi utilizzate nelle due guerre mondiali, è sorto un ‘laboratorio’ di convivenza, di dialogo, di formazione dei giovani, di accoglienza dei più disagiati, un monastero metropolitano, aperto 24 ore su 24.”

Vi trovano rifugio uomini e donne che cercano un aiuto per cambiare vita. in questi trentun anni sono stati realizzati progetti a favore di uomini e donne di 140 nazionalità.

Il Sermig vive grazie al contributo gratuito di migliaia di amici e volontari che condividono tempo, professionalità, denaro, beni materiali e spirituali. La “restituzione” di queste risorse a favore dei più sfortunati permette al Sermig di essere sostenuto al 93% dalla gente comune. 

In una riflessione registrata nel sito del Sermig, Olivero ha chiesto preghiere affinchè attraverso il Sermig “compaia la grazia e la bellezza di Dio”.

Ha precisato che bisogna vivere nell’abbandono nei confronti di Dio perché “se siamo riusciti a fare qualcosa di buono” è perché “Dio è in noi” e “dobbiamo veramente sparire affinchè compaia la bellezza di Dio”.

Parlando dei tempi moderni, Olivero ha detto che “i momenti intorno a noi sono sempre più difficili perché l’uomo si è allontanato da Dio si è allontanato dal suo amore.”

“Se noi ci allontaniamo da Lui – ha sostenuto – tutto quello che sembra buono diventa cattivo e tutto quello che sembra cattivo può sembrare la nostra strada.”

“È la confusione!” – ha esclamato-  “Anche noi siamo attratti dalla confusione! Ma nella comunione, nella preghiera, nell’aiuto reciproco questo lo possiamo tenere a bada e lo possiamo allontanare totalmente da noi”

Ha poi affermato che “i giovani hanno bisogno di vedere in noi adulti qualche piccolo riferimento positivo” e per questo i nostri atteggiamenti devono mostrare nel silenzio che “siamo innamorati di Dio” e “abbiamo incontrato Dio”.

“Non siamo i migliori – ha aggiunto – anzi a volte potremmo essere i peggiori, ma abbiamo avuto l’incontro e se lo ripetiamo, se lo viviamo, ecco la Luce che annulla il buio”.

Dopo aver ricordato l’incontro svoltosi ieri con gli ortodossi nella Chiesa di San Massimo, Olivero si è rivolto a “Maria Madre dei Giovani”, perché  “è dai giovani che parte il futuro”. I giovani infatti “possono prendere il buono del passato e renderlo presente”,

Olivero ha concluso sottolineando che “Nei giovani sono seminati la santità, l’intraprendenza ed il coraggio. Maria madre dei giovani coprili con tuo manto, proteggili, difendili dal male, affidali a tuo figlio Gesù e poi mandali a dare speranza al mondo”.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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