Sono almeno 22 i morti e 32 i feriti vittime dell’assalto di ieri da circa 200 ribelli Seleka nel comprensorio della Cattedrale Saint-Joseph di Bambari. Lì erano rifugiati oltre 12.000 sfollati che cercavano di fuggire ai conflitti tra i ribelli Seleka e le milizia anti Balaka, perpretrati nella città nonostante la presenza delle truppe francesi. Ora i sopravvissuti sono stati costretti a fuggire un’altra volta nelle foreste intorno alla città e in prossimità degli accampamenti dei militari della missione internazionale (Misca) e francese (Sangaris).
A raccontare queste tragedie all’agenzia Fides sono fonti della Chiesa nella Repubblica Centrafricana, che per motivi di sicurezza hanno richiesto l’anonimato. Nell’attacco di ieri – riferiscono – i ribelli avrebbero anche depredato gli sfollati e saccheggiato il complesso della Cattedrale, che comprende l’Episcopio e una scuola. Non risulta chiaro se anche il luogo di culto sia stato profanato.
“Quello che sta succedendo a Bambari è indicativo della tendenza in atto nel Paese, che rischia di spaccarsi, ed è questa la preoccupazione di tutti”, affermano le fonti anonime a Fides. “Del resto – proseguono – anche nella capitale Bangui, dove la situazione sembra al momento calma, si vive con l’ansia di una fiammata improvvisa delle violenze”.
La scorsa settimana i rappresentanti di Seleka e Anti-Balaka avevano annunciato l’apertura di un dialogo nazionale per la pace. L’episodio rischia però di fermare tutto. Già è stato annullato, per motivi di sicurezza, il viaggio del ministro della Difesa francese, Jean-Yve Le Drian, che doveva svolgersi ieri nella città di Bambari.