Argentina: condannati all'ergastolo gli assassini del vescovo Angelelli

Il presule fu ucciso nel 1976 dalla dittatura militare alla quale sempre si oppose. Per anni si simulò un incidente d’auto. Oggi riemerge la verità e il tribunale di La Rioja condanna due alti ufficiali

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Dopo circa 40 anni la giustizia ha trionfato: in Argentina, il tribunale di La Rioja ha condannato all’ergastolo due alti ufficiali per l’omicidio di mons. Enrique A. Angelelli Carletti, vescovo della diocesi di La Rioja, avvenuto il 4 agosto 1976.

Tra i più noti vescovi del Paese, mons. Angelelli non ebbe mai paura a dichiarare la propria avversione per la dittatura militare, la quale, una volta instauratasi nel Paese, uccise il presule simulando un incidente d’auto. Per decenni le autorità sostennero infatti che la morte del vescovo fosse accidentale. Nel 2010, il caso era stato riaperto da un ex sacerdote, Arturo Pinto, che era in auto con Angelelli e che testimoniava che il veicolo fu intenzionalmente spinto fuori strada. 

Solo oggi il tribunale di La Rioja ha riconosciuto l’omicidio e ha condannato quindi l’ex generale dell’esercito Luciano Benjamin Menendez, 86 anni, e l’ex vice commodoro Luis Fernando Estrella, 82 anni. La sentenza – riferisce Fides – è stata letta venerdì 4 luglio, alla presenza di molti sostenitori di organizzazioni per i diritti umani e del Luogotenente Governatore di Buenos Aires, Gabriel Mariotto. In prima fila c’era anche il successore di mons. Angelelli all’episcopato di La Rioja, mons. Marcelo Colombo, che la sera precedente aveva celebrato una Messa e guidato una marcia dal vescovado al tribunale.

“Abbiamo atteso 38 anni per vedere la verità trionfare sull’impunità – ha detto Martin Fresneda, segretario dell’organizzazione promossa dal governo argentino “Derechos Humanos de la Nación” -. Finalmente è arrivato il giorno in cui la giustizia ha condannato gli assassini di un uomo che lottava per la speranza e la dignità di migliaia di persone”.

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ZENIT Staff

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