Ior: il bilancio 2013 in calo di 83 milioni

La banca vaticana pubblica i dati dello scorso anno: crollo dell’utile da 86,6 milioni a 2,9 milioni per operazioni di “ripulitura”. Annunciata la Fase II della riforma dell’Istituto, al via domani, senza la guida di von Freyberg

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Lo Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, ha pubblicato oggi i suoi risultati di bilancio per il 2013. La banca vaticana ha fornito un quadro dettagliato e aggiornato dei risultati conseguiti nella Fase I di riforma dell’Istituto, annunciando al contempo l’inizio della Fase II, ovvero l’integrazione dell’Istituto nel nuovo contesto economico-amministrativo del Vaticano. Questa sarà affidata a un nuovo Consiglio e a un nuovo staff dirigenziale di nuova nomina, che opereranno in una struttura di governance rinnovata.

Dai risultati del bilancio pubblicati oggi emerge che, nel 2013, l’Istituto ha conseguito un utile netto di 2,9 milioni, contro gli 86,6 milioni dell’esercizio precedente. Un calo quindi di circa 83 milioni rispetto al 2012. I risultati economici nel primo semestre 2014, basati su dati preliminari del Management Reporting interno, registrano inoltre un utile netto di 57,4 milioni di euro (contro i 2,9 milioni di fine 2013). 

Su questi risultati gravano i costi resisi necessari al completamento della Fase I e quelli connessi agli investimenti ereditati dalle gestioni precedenti. “Come prefissato nel maggio 2013, ci siamo concentrati sull’obiettivo di conformare lo Ior alla regolamentazione finanziaria e di renderlo più sicuro e trasparente, affinché il Santo Padre potesse avere più opzioni al momento di decidere sul futuro dell’Istituto”, afferma in un comunicato il presidente uscente Ernst von Freyberg.

“Con quest’opera – prosegue – abbiamo posto le fondamenta per consentire a una nuova équipe dirigenziale di fare dello Ior un fornitore di servizi davvero eccezionale nel mondo della finanza cattolica”. Per von Freyberg, “nonostante l’impegno profuso nel miglioramento della gestione interna, lo Ior ha conseguito una performance encomiabile per i suoi clienti, primo fra tutti la Santa Sede”. Il risultato della prima metà del 2014 è giudicato dunque “soddisfacente” e “molto positivo”, e – secondo il presidente – conferma “gli sforzi compiuti da tutti coloro che lavorano allo Ior”.

Il calo dell’utile viene quindi giustificato dall’Istituto per l’influenza di “oneri di natura straordinaria”, oltre che per “rilevanti rettifiche sul valore dei fondi di investimento gestiti da terzi e dalla forte diminuzione del valore dell’oro per un totale complessivo pari a 69,5 milioni di euro”. Nel bilancio, si parla anche di una “Cessione a titolo di liberalità titoli pari a 15,1 milioni di euro in favore di una fondazione della Santa Sede”. E  si rimarca che, “nonostante la riduzione dell’utile netto”, lo Ior ha contribuito per 54 milioni di euro al budget della Santa Sede, cifra analoga a quella del 2012 (54,7 milioni di euro).

Tra i pilastri del processo di riforma, iniziata nell’aprile-maggio 2013 c’è il focus sui clienti e l’operazione trasparenza. A conclusione dello screening dei conti, lo Ior ha chiuso i rapporti con circa 3.355 clienti. Si tratta di circa 2.600 conti non più operativi, cosiddetti “dormienti”, e 755 non appartenenti alle categorie autorizzate, i conti detti “laici”. Di questi ultimi, sono già cessati i conti di 396 clienti, per altri 359 le procedure sono in corso.

Dal 4 luglio 2013 – ricorda il comunicato Ior – a seguito di una decisione del Consiglio di Sovrintendenza l’Istituto opera solo con istituzioni cattoliche, ecclesiastici, dipendenti o ex dipendenti del Vaticano titolari di conti per stipendi e pensioni, nonché ambasciate e diplomatici accreditati presso la Santa Sede. 

Il bilancio – riferisce inoltre la nota – è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) e sottoposto a revisione da Deloitte & Touche S.p.A. La divulgazione dei dati revisionati del bilancio 2013 segue al primo Rendiconto Annuale diffuso dall’Istituto e pubblicato lo scorso 1° ottobre 2013. Tale iniziativa rientra in un ampio progetto avviato nel 2013 e volto a illustrare la missione, le attività e la performance finanziaria dello Ior, fornendo un resoconto periodico dei progressi compiuti in fatto di riforme. Il Rendiconto Annuale del 2013, accompagnato dalla relazione di revisione, sarà pubblicato il 15 luglio 2014 sul sito web ufficiale dello Ior. 

Mentre fornisce il quadro aggiornato dei risultati conseguiti nella “Fase I” di riforma, l’Istituto annuncia la “Fase II” che partirà domani, con la presentazione del nuovo Consiglio e l’addio dell’attuale presidente Freyberg.

La permanenza del manager tedesco alla poltrona di presidenza è durata esattamente 17 mesi. La sua nomina era stata annunciata il 15 febbraio 2013, a pochi giorni dalla rinuncia di Benedetto XVI al ministero petrino. Salvo clamorose sorprese dell’ultim’ora, secondo diverse indiscrezioni, sembra in arrivo al posto di von Freyberg alla guida dello Ior il finanziere francese, Jean-Baptiste de Franssu.

(A cura di Salvatore Cernuzio)

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ZENIT Staff

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