Il Papa si unisce alla campagna mondiale per la liberazione di Dawit Isaak

Il giornalista e scrittore svedese-eritreo è da 13 anni imprigionato illegalmente in carcere in Eritrea, senza che sia stato mai avviato un processo

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Anche Papa Francesco si è associato alla campagna internazionale per chiedere la liberazione di Dawit Isaak, giornalista svedese-eritreo imprigionato in Eritrea dal 2001, senza mai aver visto avviare un processo. “Mando le mie benedizioni e saluti a lui e alla sua famiglia”, ha detto il Papa, secondo quanto riferito dal quotidiano svedese Expressen. “Spero con tutto il mio cuore che il caso di Dawit venga risolto – ha aggiunto (video Expressen.se) – spero che si chiarisca tutto. Si tratta di una persona che sta soffrendo molto in questa situazione”. Il redattore capo, Thomas Mattson, ha espresso in un editoriale il suo apprezzamento per la vicinanza manifestata dal Pontefice.

Isaak è stato arrestato nel settembre del 2001, insieme a 21 giornalisti eritrei, per aver costituito un gruppo politico che avanzava richieste di democratizzazione delle istituzioni del paese. Da 13 anni è quindi trattenuto illegalmente in carcere in Eritrea. Il regime del paese lo considera un traditore, mentre Amnesty International lo definisce un “prigioniero di coscienza” e più volte ha chiesto il suo rilascio immediato e incondizionato.

Diversi media svedesi importanti hanno ripetutamente rivolto degli appelli alle autorità eritree affinché avviino il processo di liberazione di Isaak. Nell’aprile 2009, inoltre, quattro società editoriali svedesi – Aftonbladet , Dagens Nyheter, Expressen e Svenska Dagbladet – hanno firmato una petizione per la liberazione del giornalista, consegnata immediatamente all’ambasciata eritrea. 

Nell’aprile 2002, poi, il CPJ – Committe to Protect Journalists ha reso noto che l’uomo è stato ricoverato in seguito a un duro trattamento subito in prigione. Il governo eritreo tuttavia smentiva l’accusa, sostenendo che ai prigionieri è garantita una reclusione idonea ai diritti umani e al rispetto della persona.

Si spera che dopo aver attirato l’attenzione anche del Vescovo di Roma si possa accendere un barlume di speranza per Dawit Isaak. Oltre a Papa Francesco, sono numerosi gli esponenti della scena mondiale che hanno espresso il proprio sostegno per la liberazione dello scrittore, tra cui celebrità come Bruce Springsteen e Madonna. L’Unione Europea, pure, più volte ha rivolto appelli alla Unione africana affinché Isaak possa tornare nella sua casa di Goteborg dalla moglie Sofia e dai tre figli.

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Per approfondimenti:

http://www.expressen.se/nyheter/free-dawit/pave-franciskus-ger-sitt-stod-till-dawit-isaak/

http://ilsismografo.blogspot.it/2014/07/eritrea-papa-francesco-chiede-il.html

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ZENIT Staff

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