"Educare alla bellezza dell'incontro con il Signore Gesù"

Concluso il 6 luglio, a Varsavia, il Convegno europeo delle Vocazioni promosso dalla CCEE

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Educare alla bellezza dell’incontro con il Signore Gesù è la vera “pedagogia vocazionale della santità”. Le parole di Papa Francesco sono la perfetta sintesi dei lavori del Convegno Vocazionale Europeo, che si è svolto a Varsavia (Polonia) dal 3 al 6 luglio.

L’incontro, dal titolo “L’Educazione cristocentrica a servizio delle vocazioni oggi: “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù” (Fil 2,5), è stato organizzato dall’European Vocation Service (EVS) e dalla Commissione CCEE per le Vocazioni. Vi hanno preso parte i vescovi e i responsabili per la pastorale vocazionale e i delegati delle Conferenze episcopali in Europa e delle Congregazioni religiose, provenienti da 18 Paesi europei (Albania, Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra e Galles, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria) e un delegato dagli Stati Uniti. Tra essi, 5 vescovi e oltre 30 sacerdoti.

Il Convegno, che si è svolto nel Seminario Maggiore della diocesi di Varsavia-Praga, è stato presieduto da mons. Oscar Cantoni, presidente della Commissione CCEE per le Vocazioni, con il coordinamento di mons. Nico Dal Molin. Presente anche mons. Jorge Carlos Patron Wong, Segretario per i Seminari presso la Congregazione per il Clero.

Al centro dei lavori è stata posta l’educazione cristocentrica a servizio delle vocazioni, nell’attuale contesto culturale e sociale del continente europeo. Nella preghiera di apertura, mons. Cantoni ha detto: “A noi l’audace compito di aiutare i giovani a trovare quel clima di ascolto in cui possa ‘risuonare’ la voce del Signore, senza essere soffocata da tante altre voci”.

Dopo l’introduzione del presule, sono seguiti gli interventi di don Michel Remery, Vice-Segretario Generale del CCEE, e del coordinatore mons. Dal Molin, il quale ha ricordato come lo stupore, la gratitudine e la contemplazione siano le dimensioni essenziali di una “pedagogia vocazionale della santità”, orientata a vivere il fascino dell’incontro con Cristo”.

Da parte sua mons. Patron Wong ha sottolineato un grande tema della vita cristiana: “Noi quotidianamente perdiamo il Cristo nella moltitudine di cose che facciamo. Questo ci dice l’importanza di ricuperare continuamente la Sua centralità”, ha rimarcato.

Ha preso poi la parola mons. Marek Solarczyk, delegato della Conferenza Episcopale Polacca per la pastorale vocazionale, il quale ha descritto la formazione dei seminaristi in Polonia, sotto il regime comunista, dal 1946 al 1989 alla luce dei documenti dell’Istituto della Memoria Nazionale, riferendosi ai tempi della lotta aperta del regime ateo contro la Chiesa.

Don Tadeusz Ruciński, pastoralista e direttore di una scuola cattolica, ha invece illustrato la situazione dei giovani d’oggi che faticano a percepire la voce di Dio, perché distratti dalla imperante subcultura del vuoto e del rumore. Secondo il sacerdote, “per portare i giovani a Dio bisogna saperli ascoltare e accompagnarli innanzitutto nel silenzio, perché nel silenzio parla Dio dall’interno del cuore umano”.

Sulla stessa linea l’intervento di don Stephen Langridge, responsabile della pastorale delle vocazioni sacerdotali in Inghilterra e Galles, che ha presentato la formazione cristocentrica nel contesto socio-culturale di oggi. “Bisogna superare un modello antiquato di reclutamento – ha affermato Langridge – per passare decisamente alla nuova evangelizzazione indirizzata ai giovani, affinché essi possano scoprire l’amore di Dio rivelato in Cristo Gesù”.

Ad ogni partecipante del Convegno è stata data ampia opportunità di presentare le iniziative vocazionali realizzate nei loro Paesi. In modo particolare sono state proposte alcune esperienze di pastorale vocazionale, attraverso le testimonianze dei delegati di Polonia, Francia e Portogallo.

Nella consapevolezza della presenza centrale di Gesù nella vita quotidiana, momenti significativi nel programma delle giornate sono stati l’Eucaristia, la Liturgia delle ore, la preghiera personale e l’adorazione di Gesù nel Santissimo Sacramento. Nello stesso spirito di preghiera, i partecipanti hanno vissuto un pellegrinaggio alla tomba del beato padre Jerzy Popiełuszko, prete di Varsavia morto nel proclamare la fede, come cappellano per il movimento Solidarnosć nel tempo del comunismo in Polonia, concluso con una celebrazione eucaristica nella cattedrale di Varsavia-Praga.

Il prossimo Convegno Vocazionale Europeo si svolgerà a Praga (Repubblica Ceca) dal 6 al 9 luglio 2015.

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ZENIT Staff

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