Spagna: sempre più donne vittime della tratta e di sfruttamento sessuale

Oltre 10mila le vittime potenziali secondo le forze dell’ordine, in particolare donne e bambini. In crescita il numero di prostitute cinesi, maltrattate e minacciate dai carnefici

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Sono circa 10.862, secondo la polizia della Spagna, le “vittime potenziali” della tratta di esseri umani, trovate in luoghi come zone industriali, strip club o case di appuntamento. Le forze dell’ordine ammettono di avere difficoltà a rintracciare tutte le “vittime invisibili” della prostituzione forzata o della tratta e finora – riferisce l’agenzia Fides – sono 12 mila quelle scoperte.

Secondo la coordinatrice del progetto Esperanza, molte persone ritenute “a rischio” vivono già nell’ambiente della prostituzione e di conseguenza potenzialmente possono cadere nella rete. Uno studio delle Nazioni Unite, pubblicato nel 2009, dichiarò che il 79% dei casi di traffico umano ha come obiettivo lo sfruttamento sessuale, per la maggior parte di donne e bambini.

In particolare, la polizia ha individuato un incremento di cittadine cinesi e spagnole coinvolte nel giro della prostituzione; molte sono straniere che hanno ottenuto la nazionalità dopo anni di residenza. Soprattutto è l’aumento di prostitute cinesi a rappresentare un “fenomeno emergente”: molte di queste hanno paura di denunciare i carnefici che minacciano le rispettive famiglie e sono maltrattate o subiscono continui soprusi.

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ZENIT Staff

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