Credo, Signore!

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura</strong>

Il Vangelo di Giovanni – con il miracolo sul cieco nato e con tutta la dialettica e la polemica che si apre fra il Signore, colui che è stato miracolato, i genitori, gli scribi ed i farisei – identifica un fattore fondamentale della nostra vita cristiana anche oggi: il Signore Iddio cambia realmente l’esistenza dell’uomo. 

Meditazione

Anche a noi, come per il cieco nato, Cristo cambia pubblicamente la vita. Di fronte alla situazione che viene a crearsi, in qualche modo il cieco nato è chiamato a prendere atto e riconoscere questo intervento misterioso che supera ogni ipotesi, ogni presentimento. Di fronte a questa vicenda miracolosa di cambiamento, la polemica accanita degli scribi e dei farisei non è sull’evento, non è sul fatto, non è sul tentativo di comprendere cos’è accaduto, ma di interpretare e giudicare, dal loro punto di vista, l’autore di questo miracolo. Così, l’evento miracoloso finisce per diventare un motivo di odio al Signore, di obiezione alla sua presenza. Solo per quelli che sono salvati, come il cieco nato, solo per coloro che hanno ricevuto la grazia di passare dalle tenebre alla luce, come dice la Lettera agli Efesini, è possibile il riconoscimento di Gesù come il Signore. I miracoli segnano la traccia luminosa di una vita che, in compagnia di Cristo, rivela ogni giorno di più la grazia della fede e la responsabilità di vivere di fede. Per questo la consapevolezza di essere stati e di essere continuamente miracolati diviene, per la Chiesa e quindi per ciascuno di noi, un invito pressante alla testimonianza, cioè alla missione. Nelle battute conclusive dell’Enciclica Lumen Fidei, Papa Francesco, evocando l’immagine della presenza dei cristiani nel mondo come presenza di carità e di misericordia, afferma che essa costituisce una scia di luce e di bellezza nella vita della società. Questa scia di luce e di bellezza indica la via per far passare, dentro la società, una testimonianza positiva e costruttiva che consente alla società di guardare cieli nuovi e terra nuova. I cieli nuovi e la terra nuova, che sfolgoreranno al ritorno di Cristo glorioso come giudice del mondo e della storia, sono anticipati e sperimentati in un cammino che, nel suo stesso essere presenza cristiana, illumina il mondo di oggi in funzione della creazione di un mondo nuovo ma già presente. 

Preghiera

O Signore, i miracoli avvengono ogni giorno, ma noi non li vediamo perché siamo ciechi a causa del peccato. Donaci l’umiltà per riconoscerci peccatori, affinché la luce scenda nei nostri occhi e nel nostro cuore, e la nostra fede, si rafforzi esclamando: «Credo, Signore!» (Gv 9,38). Amen. 

Agire

Oggi osservo, con lo sguardo purificato dal miracolo d’amore del Signore, i fratelli che Egli mi ha dato da amare, e se incontro lo sguardo di qualcuno con il quale ho qualche motivo di rancore, mi avvicinerò per ristabilire un rapporto sereno. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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