Fino alla complicità

Anche se Gesù da Dio si sente “abbandonato”, si fida del Padre rivolgendogli le parole: “Nelle tue mani affido il mio spirito”

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Sono sempre sicuro del tuo appoggio, caro Forino. Qualsiasi cosa tu fai, qualsiasi parola tu pronunci o comunque tu ti comporti, perfino qualsiasi pensiero ti attraversi la mente…tutto di te parla bene e depone sempre positivamente per me.

Non era mio avvocato, Forino, né con lui avevamo mai concertato un qualsiasi comportamento. Non ci eravamo mai compromessi in qualcosa di illecito. Non ci sfiorava nessuna forma di connivenza, lontani come eravamo dalla mentalità di doppiezza e di menzogna.

Quando non ero presente ai vari convegni o alla presentazione ed esame del mio operato…o fossimo chiamati a deporre anche in tribunale…poteva andare indifferentemente lui al posto mio. La mano sul fuoco.

Eppure ci vedevamo raramente.

Non solo dagli amici ci veniva domandato il motivo d’una simile sicurezza dell’uno per l’altro, “ci vogliamo veramente bene”, era la risposta. Si tratta del vero e tipico Amore che ci fa pronti a dare la vita, sempre disposti a comprometterci l’un per l’altro.

Felice complicità fatta di incondizionata fiducia; è meravigliosa. Ma non è che l’ombra, al confronto di quanto avviene nella vita Trinitaria, tra il Padre e il Figlio: anche se Gesù da Dio si sente “abbandonato”, di Lui si fida con infinita, altissima complicità e rivolgendogli queste parole: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”. E’ l’unico Amore, indiviso e indivisibile.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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