La citazione di Galantino parte della prolusione tenuta dal cardinale Angelo Bagnasco lunedì 24 marzo, e riflette bene il sentimento dei vescovi italiani. Il Segretario CEI ha spiegato quanto la Conferenza Episcopale si sia allarma per l’iniziativa dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) in merito alla produzione e distribuzione nelle scuole di opuscoli in cui si discriminano le famiglie e la religione.

Il presule ha fatto riferimento a tre opuscoli – destinati rispettivamente alla scuola primaria, alla scuola secondaria di primo grado e a quella di secondo grado – intitolati "Educare alla diversità a scuola e recanti Linee-guida per un insegnamento più accogliente e rispettoso delle differenze".

Monsignor Galantino ha raccontato che “il confronto all’interno del Consiglio Permanente ha messo in risalto la preoccupazione dei Vescovi per forzature che rischiano di colpire pesantemente la famiglia, di associare in maniera indebita religione e omofobia, di presentare come pacifico l’assunto circa l’indifferenza della diversità sessuale dei genitori per la crescita del figlio e di spingere verso il matrimonio tra soggetti dello stesso sesso”.

“Non capisco – ha aggiunto - perché per invitare un vescovo in una scuola o per organizzare una gita scolastica c’è bisogno del parere del consiglio scolastico ed invece per diffondere opuscoli ambigui e far entrare persone che insegnano l’ideologia del ‘genere’, tutto fila liscio”.

Il vescovo di Cassano all’Ionio ha inoltre affermato di aver guardato con interesse al documento che parlava di lotta contro il bullismo e la discriminazione: “Sono rimasto sgomento – ha aggiunto - quando ho letto che gli opuscoli alimentavano la discriminazione contro la religione e contro le famiglie. E’ una vicenda grave scoprire che il Ministero della Pubblica Istruzione non era al corrente né dei contenuti né tantomeno del programma per le scuole”. “Ed è ancora più grave - ha detto il vescovo - scoprire che le famiglie non sono state informate né interpellate per discutere l’eventualità di tale programma scolastico”.

“Qui non si tratta di Chiesa o di Stato: il diritto primario all’educazione dei ragazzi spetta alle famiglie, ed in questo caso non sono state neanche consultate”, ha sottolineato Galantino. E ha annunciato che sarà papa Francesco ad aprire l’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che si svolgerà a Roma il prossimo maggio.

L’invito è stato proposto dal cardinale presidente Angelo Bagnasco, ed il Papa lo ha accolto con entusiasmo. Il presule ha raccontato anche di essere stato ricevuto ieri dal Pontefice, insieme a Bagnasco. Al centro dei colloqui con il Pontefice ci sono stati i temi discussi dal Consiglio Permanente.

Il Papa, ha riferito il Segretario CEI, ha molto insistito sulla necessità che “tutto ciò che la Chiesa fa e dice abbia un impatto immediato sulla gente”. Monsignor Galantino ha tradotto questo invito spiegando che a volte “essere solo ‘ortodossi’ è comodo, mentre è molto più importante essere coraggiosi e coerenti con la testimonianza del Vangelo”.

Papa Francesco ha quindi esortato i vescovi italiani ad “essere vicini alle persone, a parlare in modo tale che ci capiscano, che la gente si renda conto che il Vangelo non è un’esercitazione ideologica, ma una proposta per rendere più bella la vita di ogni giorno. È dal Vangelo che vanno tratte certe risposte e lo stile con cui accostarsi alla realtà”.