Dio ti assicura: tu sei bello perché sei mio figlio. Sei il mio prediletto.
Ascolta questa: Tutti i giorni la maestra si complimentava con Pinuccio per la compitezza della sua personcina.
Ogni pomeriggio, al momento di lasciare la scuola, succedeva una cosa strana. Arrivava la mamma, ma Pinuccio spariva e arrivava un quarto d’ora in ritardo…
Perché? Voleva mostrarsi bello alla mamma e avere da lei gli stessi complimenti che gli faceva la maestra. Pensava così di meritare dalla mamma migliore considerazione, maggior affetto.
Temeva un rimprovero se il suo ciuffetto non fosse in ordine; ma, per quanto si tormentasse, quel benedetto ciuffetto non riusciva a pettinarlo mai così bene come glie lo acconciava la mamma.
Appena la mamma si accorse di questa strana preoccupazione del suo bimbo: farsi bello per piacere di più… la mamma lo rimproverò dicendo: tu per me sei bello come sei. Io non ti amo per il bel ciuffetto, ma mi compiaccio di te unicamente perché sei figlio mio.
Per me non devi più tardare, né perdere tempo…per pettinarti… per farti bello. Sono contenta se ti lasci fare da me. Gli altri potranno dire che sei bello perché sei figlio mio e che tua mamma ti vuole bene anche dalla cura che mette nell’acconciarti il boccolo.
Per quanto tu t’arrabatti ad abbellire la tua anima, benché tentato dal demone del “perfezionismo”, ricordati che non potrai mai e in nessun modo aumentare davanti a Dio la tua infinita bellezza e amabilità di figlio.
Ciao da p. Andrea
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