“Nella ricchezza educativa del Vangelo la risposta e la forza per un nuovo impegno”.
Così Salvatore Martinez, presidente nazionale Rinnovamento nello Spirito, ha commentato la Prolusione al Consiglio Permanente del card. Angelo Bagnasco.
Secondo Martinez “riprendendo il triplice richiamo alla miseria – materiale, morale e spirituale – evidenziato da Papa Francesco nel recente “Messaggio per la Quaresima 2014” il cardinale Bagnasco ha centrato l’attenzione delle comunità ecclesiali su alcuni temi d’impegno pastorale irrinunciabili per risollevare le sorti della nostra gente e cioè “ investimento educativo sui giovani, promozione dell’istituto familiare, riformulazione della concezione del lavoro e rilancio dell’occupazione, difesa dell’antropologia cristiana da ogni riduzionismo ideologico”.
“Un impegno grande ed esigente – ha rilevato -, che solo su basi spirituali forti potrà rendersi possibile”.
Il cardinale Bagnasco ha indicato l’urgenza di una nuova missionarietà, che affronti in modo sistematico le forme di corruzione e di alterazione dell’umano sempre più diffuse nel Paese.
La Prolusione del presidente della Cei – ha sottolineato Martinez – sulla scorta dei pressanti richiami di Papa Francesco alla “coerenza cristiana”, è un invito chiaro a ridare “volto e cuore” a quel benefico idealismo cristiano, ispirato al Vangelo di Gesù Cristo, che ha permesso la costruzione del nostro stato sociale.
“Dunque – secondo il Presidente del RnS -, al centro del dibattito socio culturale deve tornare a sentirsi l’eco dell’annuncio della verità di Dio sull’uomo e a vedersi la forza della testimonianza dei laici cristiani per la costruzione di una società giusta e di un’umanità buona”.
“L’ora della missione – ha concluso Martinez – è già scoccata e non attende ritardi! Ogni povertà può essere riconciliata e vinta dalla ricchezza del Vangelo”.
Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori ha dichiarato di condividere le preoccupazioni espresse dal cardinal Bagnasco nella sua prolusione al Consiglio Permanente della CEI.
“In particolare – ha precisato -, condividiamo il suo richiamo ai tre tipi di povertà umane: quella materiale, quella morale, quella spirituale; miserie tra cui vi è sempre una rete evidente di relazioni casuali” e – ha aggiunto Costalli – “la sua denuncia delle ideologie che ‘deformano la comprensione che la ragione e il cuore hanno della realtà’, come il crescente individualismo che mina alla base la famiglia, l’economia, la politica”.
“La povertà attanaglia sempre più le nostre famiglie, effetto di una crisi economica che sembra non aver mai fine e che ha fatto pagare un prezzo altissimo in termini di lavoro ed occupazione, soprattutto ai giovani”, ha continuato il leader del MCL.
Secondo Costalli, “E’ indispensabile rilanciare con forza un progetto formativo, sia nella dimensione spirituale che in tutti gli altri ambiti. Un progetto educativo che abbia al centro il ruolo della famiglia”.
“La crisi finanziaria che attraversiamo – ha concluso – ci fa dimenticare che alle sue origini vi é una profonda crisi antropologica: la negazione della centralità della persona, una visione culturale neoliberista e relativista che nega in radice l’assioma della Dottrina sociale della Chiesa che ‘il lavoro è per l’uomo’, rispondendo, invece, solo ai parametri del profitto e della speculazione finanziaria”.