Accanto a me in refettorio, siede a tavola in questi giorni un giovane sacerdote del Burkina Faso, dal nome particolare di Paul VI, segretario del suo vescovo.
E’ nuovo in questa zona, che è sconosciuta per lui. “Sono fermo da tre giorni, – mi confida – ma oggi sono uscito per conoscere le vie dell’abitato. Ho fatto il giro della casa per sapere e conoscere dove mi trovo e sapere con chi sto vivendo”.
Appena ha pronunciato questa frase: “ho fatto il giro della casa per conoscere dove e con chi mi trovo”, ho avuto interiormente un sobbalzo: “Tu hai dovuto uscire di casa, hai fatto un lungo giro attorno alla tua abitazione per conoscere dove e con chi vivi.
Anche il figlio prodigo, andando lontano da casa, ha imparato la strada del Padre, ma soprattutto, soffrendo la miseria, ha conosciuto la misericordia.
Vivendo nel paese lontano, ha scoperto che tutti, perfino i guardiani dei porci, erano figli dello stesso suo papà.
Tappato nella casa della propria perfezione, soffriva come suo fratello la terribile presunzione di essere giusto. Non godeva la fortuna di gustare la bontà e il perdono del papà. Ora conosce il padre per la gratuità del suo amore senza limiti, e per la grazia di sapersi perdonato, festeggiato e amato senza nessun merito.
Mentre usciva di casa, si liberava dalla presunzione di chiamarsi “giusto” ed entrava nell’intimità d’una festa per conoscere la gioia del “Padre” che si chiama “Perdono”.
Ciao da p. Andrea
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