La Spagna dice "sì alla vita"

Domani a Madrid e in molte altre città spagnole si terrà, per il quarto anno consecutivo, la Marcia per la Vita

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Questa domenica la penisola iberica sarà attraversata da un entusiasmo tracimante. Sono 28 le città spagnole nelle quali sono state organizzate marce per la vita, cui si prevede che prenderanno parte decine di migliaia di persone. Ogni anno, nei Paesi di lingua spagnola, questo tipo di evento viene organizzato nella domenica più prossima al 25 marzo, solennità dell’Annunciazione. Altre 6 città latino-americane, infatti, hanno aderito all’iniziativa.

La manifestazione è stata convocata per “rivendicare la tutela della vita dall’inizio del concepimento sino alla morte naturale” e – quest’anno – anche per chiedere “politiche attive per difendere le donne incinte”, come ha sottolineato mercoledì, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Madrid, una portavoce della piattaforma organizzatrice “Sí a la vida”, Inés Cuartero.

Al fine di evitare strumentalizzazioni, la Cuartero ha specificato che la manifestazione non intende esporsi in modo “pro o contro” il disegno di legge recentemente approvato dal Parlamento spagnolo che restringe l’accesso all’aborto, tuttavia, a proposito di quel testo, ha osservato che l’aver riconosciuto che l’aborto “non è un diritto” costituisce “un passo positivo nella giusta direzione”.

La marcia principale, che si snoderà per le vie del centro di Madrid, partirà da Plaza de Cibeles alle ore 12.00 e sarà aperta da uno striscione di 15 metri portato da rappresentati delle associazioni organizzatrici. Prevista, inoltre, una massiccia presenza di bandiere e palloncini, nonché di moltissimi volontari che svolgeranno servizio d’ordine.

Sulla possibilità che alcuni gruppi pro-aborto si presentino in strada per protestare contro la marcia, gli organizzatori dichiarano placidamente: “Se vogliono presentarsi, che lo facciano”.

La presentatrice televisiva Elena Miñambres da un palco allestito presso Puerta del Sol, dove si concluderà la marcia, annuncerà l’esibizione di un gruppo musicale. A seguire, offriranno la propria testimonianza una donna “sopravvissuta” ad un aborto, un’altra donna con una malattia neurodegenerativa e un uomo che ha sostenuto la sua fidanzata incinta malgrado circostanze difficili.

L’area adiacente Puerta del Sol può contenere al massimo 20mila persone. Pertanto gli organizzatori prevedono che anche le vie limitrofe saranno completamente occupate da manifestanti. Si stima, infatti, che l’adesione sarà imponente.

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Federico Cenci

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