“Amnesty International delude tutti quelli che hanno a cuore la difesa dei veri diritti umani, fra i quali il diritto alla vita, specialmente dei più deboli, dal concepimento fino alla morte naturale”. Reagisce così Samuele Maniscalco, portavoce di “Generazione Voglio Vivere”, alla campagna lanciata negli scorsi giorni da Amnesty International, intitolata “My body my rights”.
Fra gli obiettivi dell’iniziativa, che si protrarrà per due anni, c’è quello di intervenire nei Paesi cosiddetti arretrati per fare campagna di informazione sui presunti diritti delle donne in materia di salute sessuale e riproduttiva. “Tutto ciò – spiega Maniscalco – in gergo significa contraccezione e aborto”. Amnesty International, così viene dichiarato in una pagina del sito in cui si spiega la posizione in merito, “non giudicherà se l’aborto sia giusto o sbagliato”. “Ma chi non giudica – chiosa il portavoce – lascia spazio al male e fa tacere il bene”.