Sono nelle mani di Dio è stato il tema del ritiro quaresimale per i giovani che ha avuto luogo dal 9 al 12 marzo presso la Parrocchia di san Adalberto a Czestochowa.
Al centro del ritiro, guidato da don Mariusz Frukacz, vicecapo redattore del settimanale cattolico Niedziela, c’è stata anche una riflessione sugli appunti personali di beato Giovanni Paolo II, pubblicati nel libro Sono nelle mani di Dio.
Nel corso dell’omelia don Frukacz ha cercato di rispondere alle domande: Conosci Gesù? Che cosa significa essere cristiani oggi? Che cosa significa credere, avere la fede?
“Il Beato Giovanni Paolo II ha messo Gesù al centro della sua vita. Non posso cercare solo il successo nella vita, correre per raggiungere prestigio e ricchezza. Devo accettare Cristo nella mia vita quotidiana, perché Cristo dà senso alla mia vita”, ha detto don Frukacz.
“Siamo nelle mani di Dio” e “il tempo è compiuto” sono due fondamenti spirituali che definiscono la mia vita di credente”, ha scritto papa Wojtyla negli appunti. Riferendosi alla vita del beato Giovanni Paolo II il predicatore ha sottolineato che il Santo Padre “ci ha lasciato un messaggio molto importante che noi dobbiamo essere vicini e uniti alla croce di Cristo”.
Don Frukacz si è appellato ai giovani affinchè riflettano sul mistero della Croce.
Come è scritto negli appunti di Giovanni Paolo II: “Svegliati! Gesù è con Te. Devi resuscitare la tua fede, alimentare speranza e amore. Non puoi dormire in questo tempo di grazia. Sei nelle mani di Dio. In ogni Santa Messa, la preghiera dà la dimensione di Cristo alla tua vita “.
“La mia fede è una unione personale con Dio. E un rapporto profondo con Gesù. E anche il mistero della croce, che è parte della mia vita”, ha sottolineato don Frukacz. Come parte del ritiro quaresimale sono stati tenuti anche i laboratori dedicati alla Compagnia della Buona Notizia e all’evangelizzazione nell’ambiente dei mass media.