E’ un dipinto di dimensioni imponenti quello che verrà inaugurato e benedetto domenica 16 marzo, alle ore 16.00, nella chiesa di S. Giovanni Evangelista, in via Rielta a Mestre. Realizzato dal pittore spagnolo Kiko Argüello e dalla sua équipe internazionale di artisti, misura 40 metri di lunghezza per 3 di altezza e rappresenta una “corona misterica”: un ciclo di 13 icone di grande formato che abbracciano lo spettatore, illustrando i principali misteri della vita di Cristo e delle Chiesa, fissati nelle principali feste liturgiche.
Ad impartire la benedizione sarà il Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia. Sarà presente alla cerimonia anche l’iniziatore del Cammino neocatecumenale, con alcuni dei nove pittori che hanno lavorato nei mesi scorsi nella chiesa mestrina. Sono stati invitati per l’occasione, oltre alle autorità veneziane, anche i rappresentanti della Chiesa ortodossa locale.
L’affresco fonde infatti il gusto contemporaneo – l’innovazione portata nella pittura dal cubismo – con la tradizione orientale degli iconografi, Andrej Rublëv in particolare. Il programma prevede un’illustrazione delle icone da parte di Kiko e una liturgia della Parola con omelia del Patriarca che poi benedirà l’opera. Per raccontare la genesi della “corona misterica” e spiegarne i significati la parrocchia ha preparato un volume fotografico che verrà presentato domenica.
Subito dopo questa celebrazione, il Patriarca si recherà immediatamente nella parrocchia di S. Barbara in via Salvore a Mestre per partecipare ai momenti conclusivi e alla premiazione del primo torneo di calcio a 5 riservato alle parrocchie della Diocesi; la finale e le premiazioni sono in programma, infatti, dalle 15.00 alle 18.00 del pomeriggio domenicale.
L’iniziativa, organizzata dal Centro Sportivo Italiano di Venezia con la Pastorale diocesana per lo sport e il tempo libero, ha visto misurarsi in questi mesi una quindicina di squadre provenienti da varie parrocchie del Patriarcato. Alla manifestazione sarà presente anche l’assessore allo Sport del Comune di Venezia Roberto Panciera.