Lettura
Le prove della vita, vissute come circostanze concrete nelle quali e attraverso le quali rinnovare la nostra umile appartenenza a Cristo, diventano misteriosamente occasioni per una maturazione addirittura della nostra forza. Il brano del libro di Ester con cui si apre questa liturgia è di una profonda concretezza e di una profonda verità.
Meditazione
L’esperienza più quotidianamente sperimentata è quella del proprio limite personale o della realtà sociale a cui si appartiene, è il limite che prende il volto della lotta compiuta contro coloro che credono nella potenza del male. Di fronte all’esperienza del male emerge in modo inevitabile la solitudine in cui piomba l’uomo travolto da tale esperienza, una solitudine che soltanto il mistero di Cristo può riempire. Il Signore, se chiamato a soccorrerci, interviene e muta la nostra debolezza in forza; invocato e affermato ci libera dalla mano dei nostri nemici, come dice Ester: «volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza». Attraverso le prove vissute, per Lui e con Lui, il Signore accresce la nostra forza. Questa certezza, questa certezza buona, quotidianamente sperimentata, perché la vita cristiana è colma di prove, può essere piena di sofferenza ma con una radice di letizia che non viene intaccata. Forse questa è la testimonianza più grande che i cristiani devono dare al mondo oggi: la capacità di testimoniare che la letizia non ci viene tolta, non ci può essere mai tolta da nessuno se non ce la togliamo noi, perché la letizia è il segno indelebile della presenza di Cristo nel nostro cuore e fra noi. Per maturare effettivamente questa esperienza bisogna che si rinnovi continuamente la preghiera confidente verso il Signore, che sa ciò di cui noi abbiamo bisogno, e vi corrisponde con un’immediatezza che qualche volta è in grado di prevenire i nostri stessi desideri. Questa letizia certa si esprime, poi, nella consapevolezza che su questa base può essere rinnovata continuamente una vita religiosa, non solo personale ma anche sociale: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi anche voi fatelo a loro»; e questa è la pienezza della vita nuova che Dio rende possibile nel cuore di coloro che credono.
Preghiera
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto». Questo hai detto ai tuoi discepoli e dici, in ogni tempo, a coloro che vogliono seguirti. Donaci, Dio onnipotente, di perseverare nella fede certi che sei un Padre buono e premuroso e nulla ci farai mancare. Amen.
Agire
Imparo a memoria il versetto del salmo 137, così da ricordarlo nei momenti di prova: «Hai reso la tua promessa più grande del tuo nome, nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza».
Meditazione del giorno a cura di monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it