Da quando ho imparato a mettere la mia mente nel Vangelo… sono molto tranquillo e senza preoccupazioni.
Così pure mi disse l’amico Genesio alla fine d’una passeggiata fatta insieme a me lungo il bosco vicino.
Lo vedevo passare tutti i giorni davanti alla mia casa. Non pensavo che Genesio fosse cieco; del resto non notavo la qualità del suo bastone e lo vedevo camminare sciolto e con passo svelto.
Ma un giorno lo vedo fermo proprio di fronte a casa. Quattro passi e…”buon giorno !” fu il saluto che ci siamo scambiati e che mi ha permesso, con il colore del bastone, di constatarne la totale cecità.
Da una sua domanda ho potuto intuire che voleva fare conoscenza e…- se appena avessi potuto – accompagnarlo per un tratto di strada. Era suo desiderio, ma anche mia premurosa accondiscendenza.
Fatte due battute di reciproca essenziale conoscenza, dandomi il braccio mi fece capire di potersi fidare. Mi fece subito i complimenti che mi affrettai a ricambiare per l’immediatezza e la semplicità del rapporto.
Alla fine della camminata, la prima d’una lunga serie, mi ringraziò perché, camminando appoggiato al mio braccio, si era sentito sollevato da un preoccupante mal di testa.
Approfittai per dirgli che anch’io, cieco nelle vie di Dio, per camminare sciolto e senza preoccupazioni, ho bisogno di fissare la mente nella Parola di Dio, che è luce ai nostri passi e rassicura chiunque voglia camminare con te.
Ciao da p. Andrea
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