Assistevo Dario all’ospedale. Incaricato di somministrargli a determinati orari medicine molto forti e costose.
Dopo un esame clinico il medico mi dice: “Non serve più somministragli simili medicine. Dario è ormai un ammalato terminale. Ogni medicina per lui è diventata inefficace. Le cure che gli si possono somministrare risultano tutte “cure palliative”, possono dare un certo sollievo; ma non incidono minimamente per la guarigione.
“Cure palliative”: sembrano efficaci, ma non lo sono. Effetto “placebo”: così è se ti pare. Nel vocabolario l’aggettivo “palliativo” deriva da “pallio”: mantello. Cure che coprono superficialmente.
Un mantello da re può coprire un pezzente, la tonaca d’un santo può nascondere un ladro o un assassino; la talare d’un monaco, d’un cardinale può “ammantare” di santità un delinquente.
Mi sono spaventato: anch’io tutti i giorni mi ammanto di “tonaca religiosa, di paludamenti sacri, di riti, di liturgie, di salmi…di…belle e sante parole.
Come sottrarmi alla sottile tentazione di apparire…sembrare? Come sfuggire alla evangelica maledizione lanciata ai farisei, ai “sepolcri imbiancati?”
Risana, o mio Dio e riattiva in me il “cuore nuovo” a favore di chi mi vive accanto e… sarò mondato.
Ciao da p. Andrea
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