“Un impulso nuovo al processo di pace tra israeliani e palestinesi”. Sarà questo la visita di Papa Francesco in Terra Santa a maggio, secondo il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal. Nella lettera pastorale per la Quaresima diffusa in lingua araba – rilanciata dal sito del patriarcato e dal sito ufficiale della visita di Francesco in Terra Santa – il presule ripropone le pratiche tradizionali che la Chiesa offre per vivere a pieno il tempo di grazia della Quaresima; quindi preghiera, digiuno, elemosina, sollecitudine nell’accostarsi al sacramento della confessione. Esorta poi i fedeli a prepararsi ai giorni 24-25-26 maggio, in cui “il Papa sarà nostro ospite, quando verrà come pellegrino nei luoghi che il Signore ha benedetto con la sua nascita, il suo battesimo, la sua predicazione, la sua morte e resurrezione”.
La speranza di mons. Twal è che la visita del Santo Padre possa “confermare la nostra fede, intensificare le relazioni ecumeniche e il dialogo interreligioso e donare un nuovo slancio al processo di pace tra israeliani e palestinesi, rafforzando le relazioni tra il Vaticano e ognuno dei Paesi che verrà a visitare: la Giordania, la Palestina e Israele”. In particolare, il patriarca invita “il più grande numero di fedeli possibile” a partecipare alle messe che il Papa celebrerà allo stadio internazionale di Amman, il 24 maggio, e sulla piazza della Natività a Betlemme, il 25 maggio.
Oggi pomeriggio, in vista della visita del Successore di Pietro, è stata inaugurata la mostra “Paolo VI in Terra Santa” nel Convento di San Salvatore a Gerusalemme. L’esposizione è allestita con il patrocinio della Custodia di Terra Santa e presenta al pubblico foto e documenti storici relativi al viaggio compiuto da Montini a Gerusalemme nel 1964.
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Il messaggio originale del patriarca Twal in arabo è disponibile al link:
http://ar.lpj.org/wp-content/uploads/2014/02/Pastoral-Lent-2014C.pdf