«Innamorati della bellezza spirituale per diffondere il buon profumo di Cristo». Papa Francesco è partito proprio da questa citazione della II Lettera di San Paolo ai Corinzi, scelto come tema per l’Assemblea della Federazione Italiana Esercizi Spirituali (FIES), in occasione del 50° anniversario della sua fondazione.
Incontrando i partecipanti, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Pontefice ha sottolineato che questo tema, “esprime il convincimento che proporre gli Esercizi Spirituali significa invitare ad un’esperienza di Dio, del suo amore, della sua bellezza”. “Chi vive gli Esercizi in modo autentico – ha proseguito – sperimenta l’attrazione, il fascino di Dio, e ritorna rinnovato, trasfigurato alla vita ordinaria, al ministero, alle relazioni quotidiane, portando con sé il profumo di Cristo”.
Bergoglio ha poi ricordato i 50 anni della FIES, un “importante anniversario” – ha sottolineato – che “vi offre l’occasione propizia per un bilancio, per ripensare alla vostra storia facendo memoria delle origini e leggendo i nuovi segni dei tempi”. Ha quindi rimarcato “la finalità della Federazione” per comprendere e affrontare con il giusto spirito le sfide del futuro: ovvero “far conoscere gli esercizi spirituali, intesi come un’esperienza forte di Dio in un clima di ascolto della Parola in ordine a una conversione e donazione sempre più totale a Cristo e alla Chiesa”.
“Gli uomini e le donne di oggi – ha evidenziato Francesco – hanno bisogno di incontrare Dio, di conoscerlo ‘non per sentito dire'”. Il servizio della Federazione è infatti “tutto orientato a questo”, “offrendo spazi e tempi di ascolto intenso della sua Parola nel silenzio e nella preghiera”. In tal direzione, si distinguono le Case di Spiritualità – ha detto il Papa – che sono “luoghi privilegiati per tale esperienza spirituale” e che, pertanto, “vanno sostenute e fornite di personale adeguato”.
Il Pontefice ha poi incoraggiato i Pastori delle varie comunità affinché si preoccupino a non far mai mancare Case di Esercizi, “dove operatori ben formati e predicatori preparati, dotati di qualità dottrinali e spirituali, siano veri maestri di spirito”. Tuttavia, ha invitato a non dimenticare mai “che il protagonista della vita spirituale è lo Spirito Santo. Egli sostiene ogni nostra iniziativa di bene e di preghiera”.
“Cari amici – ha poi concluso Bergoglio – un buon corso di Esercizi Spirituali contribuisce a rinnovare in chi vi partecipa l’adesione incondizionata a Cristo, e aiuta a capire che la preghiera è il mezzo insostituibile di unione a Lui crocifisso”. Ha quindi espresso un ultimo ringraziamento “per il servizio prezioso che rendete alla Chiesa, affinché la pratica degli Esercizi Spirituali sia diffusa, sostenuta e valorizzata”. E ha affidato i lavori dell’Assemblea alla Vergine Maria, chiedendo, come sempre, di pregare per lui. (S.C.)