Cari studenti universitari, 

desidero ringraziare quelli di voi che mi hanno inviato domande inrisposta alla mia lettera di Febbraio. Alcune di queste sono state lette nell’incontro svoltosi nellaBasilica di S. Croce in Gerusalemme lo scorso 26 febbraio. Vorrei riprendere l’ultimo quesito, perché mi permette di offrirvi alcuni spuntidi riflessioni sulla prossima Quaresima che inizia Mercoledì 5 marzo.  Un vostro collega mi chiedeva alcuni suggerimenti per vivere il cammino quaresimale.  

Riprendo il cuore della riflessione: la Quaresima è il tempo del fidanzamento di Dio con la sua Chiesa, prima dell’evento sponsale che è la Pasqua. Ma che cos’è il tempo del fidanzamento? E’ il tempo in cui l’uomo e la donna imparano ad amarsi senza condizionamento. Ossia è  il tempo in cui la coppia è impegnata a superare la dinamica relazionale del “voglio metterti alla prova”, per incamminarsi verso lungo la via del “ti amo nonostante tutto”.

Ciò può essere vero per la coppia umana. Ma cosa c’entra  questa esperienza con la Quaresima, se è il tempo di compiere opere per dimostrare di amare Dio?
In altri termini come è possibile identificare il cammino quaresimale con quello del fidanzamento se fin dal mercoledì delle Ceneri ci viene chiesto di compiere tre opere: l’elemosina, la preghiera e il digiuno? Anzi non è proprio la Quaresima il tempo dello sforzo maggiore  perché queste opere manifestino la nostra fedeltà a Dio e dunque a  creare le condizioni per giustificare la nostra adesione a Lui?

In realtà non è così! Vorrei partire dal famoso discorso di Matteo che viene  proclamato nella liturgia del Mercoledì delle Ceneri: “il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt. 6,4). Il Padre vuole te, vuole me, non le opere! Nel segreto il Padre ti ricorda che ti ama da sempre, prima ancora che tu compissi le tue opere! E le opere? Le valuterà Lui!
Cari amici,  vi ricordo, ancora una volta, il famoso dito di Gesù rivolto verso  Matteo: “Matteo, ti amo!”. 

Nel segreto ciascuno di noi è invitato a scoprire la gratuità dell’amore di Dio. E’ questa esperienza che fa della Quaresima il tempo del mio fidanzamento con Dio. Sembra impossibile essere amati in maniera incondizionata. Sì, cari amici, per la mente umana ciò è impensabile ma non per Dio. Ce lo ricordano le parole di Paolo, parole davvero supplichevoli,  di chi ha scoperto che l’amore di Cristo è incondizionato: “Vi esortiamo  a non accogliere invano la grazia di Dio” (2 Cor. 6,1).

Ma non è meglio tornare al tempo delle prove? Non è meglio  mettere alla prova l’amato prima di amare?  Questa è la vera e decisiva tentazione dell’uomo. E’ la grande  illusione di poter essere protagonisti della storia ponendo delle  condizioni. Quanta illusione c’è in questa tentazione! Se pensiamo alla cultura contemporanea quanto è grande il desiderio di tornare all’Antico Testamento. Il tempo della prova ci da “l’ebbrezza” dell’incerto, dell’indefinibile, del provvisorio. Ma è anche il tempo della legge del più forte e del violento! Quante coppie soffrono per aver creduto in questa illusione!

Cari amici, il Dio di Abramo, di Isacco di Giacobbe conosce il cuore dell’uomo e ci ha liberato: via le prove! Nel segreto della tua esistenza c’è Lui che ti ama in modo incondizionato.  Così imparerai ad amare la tua fidanzata o il tuo fidanzato senza prove, allo stesso modo con cui i seminaristi e i novizi e le novizie imparano ad amare Dio e la Chiesa. Così imparerai a praticare l’elemosina, la preghiera e il digiuno senza mai strumentalizzare il fratello perché ogni tuo gesto è segno dell’amore incondizionato di Dio.

Cari amici, la Quaresima è il cammino verso la sorgente di una nuova certezza, quella della vera liberazione dell’uomo, dall’amare Dio non per qualcosa, fosse anche di carattere spirituale o sociale; dall’ amare i fratelli non per un interesse personale. Accogli con gioia l’esortazione di Paolo: entra anche tu nel tempo del fidanzamento di Dio, che è il tuo tempo favorevole. Accogli, insieme ai tuoi fratelli, il Vangelo della Misericordia. Quando Lo vedrai sulla Croce, fermati. Di fronte alla Croce ritornerà prepotente il desiderio delle prove. Ti ricordi che tutti
fuggirono, anche i miracolati! Ma sarà la sorpresa. La tua unica e vera sorpresa della vita. La fedeltà non ammette scorciatoie. Sulla Croce si consumano tutte le prove perché il Crocifisso è l’amore è davvero incondizionato!

Non aver paura di quel dito: è il segno della Sua Croce per te. Buon cammino quaresimale.