Riportiamo di seguito la dichiarazione di padre Domenico Paoletti, preside della Facoltà Teologica “San Bonaventura” sulla rinuncia di papa Benedetto XVI.
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Docenti e studenti del Seraphicum, come tutti, abbiamo accolto con sorpresa e commozione l’annuncio delle dimissioni del Santo Padre Benedetto XVI dal ministero di Vescovo di Roma e di Successore di Pietro a partire dal prossimo 28 febbraio.
Docenti e studenti, ancora alle prese con la sessione invernale degli esami, ci siamo tutti ritrovati impreparati a capire e commentare tale gesto umile, coraggioso e profetico; un gesto che già si va caratterizzando per la grande portata innovativa.
Una iniziale difficoltà a capire in riferimento ad un magistero prezioso ed illuminante dell’attuale pontefice, in un tempo di cambiamento e di profondo turbamento.
Ma una volta letta con attenzione la Declaratio del Santo Padre fatta al Concistoro, è emersa chiaramente la coerenza, l’amore, la dedizione e il discernimento di questo “semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”, e ha iniziato a farsi strada la serenità e la fiducia che tale rinuncia è per il bene della Chiesa e del mondo; è una vera grazia provocante un autentico rinnovamento della Chiesa.
Non possiamo allora contenere la riconoscenza, la gratitudine e il profondo affetto per papa Benedetto, insieme alla preghiera per la Sua Persona, per le Sue intenzioni e per la Chiesa tutta. E nel mezzo dell’Anno della Fede, che l’amato papa ha indetto, non possiamo non interrogarci e interrogare la nostra fede. L’inizio della Quaresima ci trovi più disponibili alla Grazia per un serio cammino di conversione.
Grazie Santo Padre per quanto ci ha donato in questi anni e continuerà a donarci.
Nello stile di San Francesco rinnoviamo la nostra obbedienza a Santa Madre Chiesa e invochiamo la luce dello Spirito Santo perché guidi questa nostra Chiesa nella scelta del nuovo pastore.