Brughel, Veneziano, Venusti, Reni: sono alcuni degli artisti le cui opere saranno esposte a partire nella mostra Il cammino di Pietro, visitabile presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo dal 7 febbraio al 1 maggio prossimo. L’esposizione sarà inaugurata domani sera, alle ore 18, dal cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone.
Ente promotore della mostra è il Pontificio Consiglio perla Promozione della Nuova Evangelizzazione, mentre la realizzazione è stata curata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, assieme al Comitato San Floriano di Illegio.
La mostra Il cammino di Pietro rientra tra le iniziative dell’Anno della Fede ed è stata presentata stamattina in Sala Stampa Vaticana. “La fede non è un impegno solo dei credenti – ha detto monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio perla Promozione della Nuova Evangelizzazione -. Essa esprime l’esigenza dell’uomo di saper guardare dentro se stesso per cogliere quel desiderio di Dio che è impresso nel cuore di ogni persona”.
Il momento culturale attuale, ha osservato il presule, è carico di “contraddizioni”: se, da un lato, emerge un “generale senso di stanchezza e indifferenza che tocca anche la fede”, accompagnato da un “entusiasmo eccessivo nei confronti del progresso scientifico e di nuove forme di vita come fossero la soluzione dei gravi problemi odierni”, allo stesso tempo risulta “in costante crescita il desiderio per godere sia della bellezza della natura sia delle opere che l’arte ha creato”.
Nonostante l’edonismo dilagante dei “nuovi areopaghi dell’effimero”, dove “viene venduta a basso prezzo l’illusione della felicità”, la letteratura, la musica classica, l’architettura e la pittura attirano ancora milioni di persone, perché “l’animo è mosso dal desiderio di conoscere e di ammirare”, ha affermato monsignor Fisichella.
L’uomo, quindi, continua a contemplare una bellezza che “non può essere effimera, perché ha creato cultura e si prolunga nel corso dei secoli suscitando sempre stupore e meraviglia per il genio dell’artista e per quanto ha saputo creare mosso dalla sua fede e dalla sua capacità interpretativa”.
San Pietro, secondo Fisichella, è uno di quei personaggi che “da sempre ha provocato la mente degli artisti”, attratti dal “mistero che portava con sé” e desiderosi di comprenderlo e “darne voce”.
La mostra a Castel Sant’Angelo sarà quindi l’occasione di un “cammino per crescere nella fede, ma è anche una provocazione a dover percepire l’esigenza di credere come risposta alla domanda di senso che la vita pone”.
Di fronte ad un’opera d’arte, ha aggiunto il responsabile vaticano per la Nuova Evangelizzazione, “credenti e non credenti hanno reazioni diverse, ma la bellezza che viene espressa chiama gli uni e gli altri all’ascolto di un messaggio che può essere recepito nel silenzio della contemplazione”.
Non è un caso che la mostra Il cammino di Pietro è stata realizzata in un luogo non “caratterizzato religiosamente” ma “in uno spazio aperto, dove tutti potessero accedere senza pregiudizio, mossi solo dall’interesse artistico”, ha quindi concluso monsignor Fisichella.
La sovrintendente al Polo Museale di Roma, Daniela Porro, ha ricordato che la mostra di Castel Sant’Angelo è il proseguimento di una proficua collaborazione tra la Soprintendenza di Roma e il Comitato San Floriano, presieduto da monsignor Angelo Zanello, da cui, già nel 2009, scaturì la mostra Il potere e la grazia. I Santi patroni d’Europa.
Secondo il curatore della mostra, don Alessio Geretti, l’allestimento è stato un “compito molto arduo”. È stato un po’ come “mettere in atto una rappresentazione teatrale, in cui gli attori sono le opere” e in cui la fede è rappresentata “in tutte le forme che può assumere nella vita umana”.
La mostra, ha spiegato don Geretti, sarà ricca di “sinestesie” ed accompagnata da “momenti musicali che saranno “parte integrante del racconto”. Non mancheranno una citazione cinematografica – Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini – e alcune voci fuori campo che segneranno i momenti salienti dell’esposizione.
Poter ammirare, attraverso vari capolavori, la “avventura di Pietro” sarà di “sostegno alla nostra fede”, ha quindi concluso il curatore della mostra.
Per info:
Sede: Roma, Castel Sant’Angelo, lungotevere Castello 50
Durata: 7 febbraio – 1 maggio 2013
Tariffa: intero € 12; ridotto € 9,50
Orari mostra: dal martedì alla domenica, ore 9-19.30 (chiuso il lunedì)
Orari biglietteria: 9-18.30
Prenotazioni: 0632810
Orario prenotazioni: dal lunedì al venerdì, ore 9-18; sabato, ore 9-13.