Questa volta Agca sostiene che il vero mandante del tentato assassinio del Papa era l’Ayatollah Khomeyni!
Considerando che nel libro Mi avevano promesso il Paradiso. La mia vita e la verità sull’attentato al Papa pubblicato in Italia da Chiarelettere e di prossima pubblicazione in Francia da parte dell’editrice Archipel si fa riferimento tra gli altri al Pontefice Giovanni Paolo II, al cardinale Joseph Ratzinger, a Joaquín Navarro-Valls, alla Emanuela Orlandi, al cardinale Giovanni Battista Re, padre Federico Lombardi, direttore della sala Stampa della Santa Sede, ha voluto fare alcune precisazioni.
Incontrando i giornalisti nella tarda mattinata di oggi primo febbraio, padre Lombardi ha distribuito una nota diffusa da Radio Vaticana in cui spiega in maniera argomentata che:
“Non è vero che Agca avesse parlato al Papa dell’Ayatollah Khomeyni e dell’Iran come mandante nel corso del colloquio in carcere (e questo è un punto cruciale del libro!)”.
“Non è vero che in Vaticano si ritenesse fondata una pista islamica”.
“Non è vero che Giovanni Paolo II abbia invitato Agca a convertirsi al cristianesimo e gli abbia inviato una lettera in carcere”.
“Non è vero che il Card. Ratzinger abbia scritto delle lettere ad Agca”.
“Non è vero che Navarro-Valls abbia voluto far riferimento a una pista islamica del caso Orlandi e dell’attentato al Papa”.
“Insomma, - ha precisato padre Lombardi - praticamente tutto quello che era di mia competenza e che ho potuto verificare è falso”.
Secondo il direttore della Sala Stampa Vaticana, “le oltre cento versioni dei fatti che finora Agca ha dato e a cui ora si aggiunge quest’ultima sono un po’ troppe perché adesso possiamo credergli”.