La dottrina sociale della Chiesa fonte di ispirazione feconda

Intervista a Domingo Sugranyes Bickel, Presidente della Fondazione Centesimus Annus-Pro Pontefice

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di Nieves San Martín

MADRID, giovedì, 15 novembre 2012 (ZENIT.org) – La “Fondazione Centesimus Annus-Pro Pontefice” (http://www.centesimusannus.org) ha avuto origine il primo maggio del 1993 in seguito alla pubblicazione dell’Enciclica sociale di Giovanni Paolo II.

L’idea ispiratrice e lo scopo sono: un attaccamento speciale all’insegnamento pontificio in campo sociale e un sostegno convinto alle iniziative di carità del Santo Padre.

In un’intervista esclusiva concessa a ZENIT, il presidente della Fondazione Domingo Sugranyes Bickel ha affermato che la dottrina sociale della Chiesa è una fonte di ispirazione feconda per imprenditori e professionisti.

Sugranyes Bickel ha spiegato che tra le iniziative della fondazione, c’è un corso online di formazione sulla dottrina sociale della Chiesa. 

Domingo Sugranyes Bickel è spagnolo ed è nato a Friburgo, in Svizzera, dove si è laureato in economia e scienze politiche. Sposato, ha tre figli e attualmente risiede a Madrid. Appartiene dal 1969 all’Uniapac (Unione Cristiana Internazionale degli Imprenditori e Dirigenti), di cui è stato segretario generale dal 1974 al 1981 e presidente dal 1997 al 2000.

ZENIT gli ha chiesto:

L’idea originale della Fondazione è quella di mobilitare imprenditori e professionisti in tutti i campi della attività sociali, oppure vuole dedicarsi solo alle attività economiche?

Sugranyes: La Fondazione Centesimus Annus-Pro Pontifice, svolge un  ruolo di dialogo e di formazione. E’ un luogo di incontro, di collaborazione e di preghiera per i professionisti della finanza mondiale che vogliono riflettere sulla loro attività dal punto di vista della fede  e manifestare esplicitamente il vincolo con la Sede Apostolica, come fonte e ispirazione  di un messaggio più che mai attuale nel contesto del difficile clima economico.

Permettetemi di citare Benedetto XVI che nella Caritas in veritate ha scritto: “Spesso lo sviluppo dei popoli è considerato un problema di ingegneria finanziaria, di apertura dei mercati, di abbattimento di dazi, di investimenti produttivi, di riforme istituzionali, (…) ma ci si deve chiedere perché le scelte di tipo tecnico finora abbiano funzionato solo relativamente. La ragione va ricercata più in profondità. (…) Lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l’appello del bene comune”  (n. 71).

Questo messaggio è rivolto a “tutti gli uomini di buona volontà” e in primo luogo ai seguaci di Gesù Cristo. Ciò richiede un dialogo profondo, sereno e concreto, non abbiate paura di scendere in campo: ci sono aspetti etici e qualche problema tecnico, basta avere un po’ di coraggio. Questo è ciò che la Fondazione promuove, con la partecipazione attiva dei professionisti, insieme ai sacerdoti, ai filosofi, ai teologi morali, e con gli esperti di economia. Non ci occupiamo di  altri campi come per esempio la bioetica. Anche quando i nostri interventi riguardano la famiglia e l’educazione, lo facciamo sempre in una prospettiva economica

Qual è l’attuale dimensione della Fondazione nel promuovere progetti di azione diretta con beneficiari specifici?

Sugranyes: I membri della Fondazione provengono da dieci differenti Paesi. Gli incontri, i gruppi di lavoro ed i corsi sono aperti a tutti, aderenti, simpatizzanti e chiunque sia interessato. Abbiamo anche promosso un Premio Internazionale per ricompensare importanti opere di approfondimento, applicazione e diffusione della dottrina sociale della Chiesa. La prima edizione del Premio si svolgerà nel 2013.

La scelta dei vincitori viene effettuata da una giuria altamente qualificata, presieduta dal cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera.

Un altro compito a cui la Fondazione adempie è quello di raccogliere fondi per opere di beneficenza del Santo Padre e per sostenere le iniziative della Santa Sede.

Quali sono le attività di educazione formale e informale in merito alla dottrina sociale della Chiesa promosse dalla Fondazione?

Sugranyes: Per la formazione continua di membri e dei simpatizzanti della Fondazione vengono organizzati gruppi diocesani con un sacerdote che li assiste e li aiuta a riflettere  e a percorrere il cammino spirituale indicato dalla dottrina sociale

Come attività formali, la Fondazione ha organizzato corsi in italiano per professionisti laici, in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense: Si tratta di un corso di studi di due anni che prevede lezioni frontali per un fine settimana al mese e che rilascia un diploma.

La Fondazione organizza corsi di dottrina sociale anche per sacerdoti. Negli Stati Uniti ci sono corsi in lingua inglese in collaborazione con la Catholic University of America de Washington.

Per raggiungere un pubblico molto più ampio, nell’anno corrente abbiamo organizzato un corso di formazione a distanza online.

In tutte queste attività proponiamo un cammino comune che parte dalle radici della fede, e poi  riflette sui vari aspetti della vita economica per scoprire dove e come la dottrina sociale può orientare le attività di ognuno.

Quali sono i progetti per la Spagna e per i Paesi dell’America latina che parlano spagnolo?

Sugranyes: In Spagna ci sono capitoli diocesani della Fondazione a Barcellona, a Madrid, a Malaga, a Valencia e speriamo di crearne altri. Abbiamo in programma di far conoscere le attività della Fondazione al più vasto pubblico possibile. In America per ora ci sono solo contatti personali. E ‘importante rilevare che la Fondazione non intende competere con nessuno, non è alternativa a movimenti già esistenti né tanto meno intende sostituirsi a quello che già c’è. Il nostro lavoro è fondamentalmente basato sulla formazione, rivolto a tutti i professionisti (non solo imprenditori o dirigenti) e può essere perfettamente complementare ad altre iniziative.

Si prevede di fornire più informazioni sul suo sito web in spagnolo?

Sugranyes: Stiamo ricostruendo in maniera completa la pagina web (www.centesimusannus.org). E’ in lingua italiana e sarà disponibile in lingua inglese. Abbiamo intenzione di tradurla in spagnolo al più presto.

Può fornire maggiori dettagli circa il corso on line?

Sugranyes: Il corso è attivo dai primi giorni di novembre. In questa prima fase è disponibile nella lingua italiana, stiamo lavorando per renderlo fruibile nei prossimi mesi anche in inglese e spagnolo. Il corso si rivolge a imprenditori, accademici, dirigenti e professionisti e si compone di tre nuclei suddivisi in dodici moduli. Nel primo nucleo, si daranno ai partecipanti le informazioni base sulla Dottrina sociale della Chiesa per aiutarli a riflettere su come il Vangelo e la fede cristiana possono influenzare ovvero ispirare il comportamento economico. Nel secondo nucleo, si affronteranno le grandi questioni economiche del nostro tempo esaminandole con la lente della Dottrina sociale della Chiesa, che dialoga in modo inedito e fertile con le attuali acquisizioni delle scienze sociali. Infine, nel terzo nucleo, si affronteranno in modo sistematico i principi incarnati dalla DSC e il modo in cui essa possa concretamente condizionare la condotta individuale e le decisioni pubbliche. Ciascun modulo prevede un testo base di presentazione tematica, collegamenti ipertestuali, riferimenti bibliografici e una sezione di esercizi. Il tutto si svolge sotto la supervisione di un tutor. Il coordinatore del corso è il prof. Flavio Felice della Pontificia Università Lateranense. I materiali didattici sono elaborati con la supervisione della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice e dell’Istituto Pastorale “Redemptor Hominis” della Pontificia Università Lateranense. Per maggiori and
are al link http://centesimusannus.elearning.e-topia.biz.

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ZENIT Staff

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