Per un turismo "sostenibile" e a misura di evangelizzazione

Il Messaggio del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti in vista della Giornata Mondiale promossa dall’OMT

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di Luca Marcolivio

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 24 luglio 2012 (ZENIT.org) – In vista della prossima Giornata Mondiale del Turismo, in programma per il 27 settembre prossimo, promossa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) ed avente come tema Turismo e sostenibilità energetica: propulsori di sviluppo sostenibile, la Santa Sede ha aderito all’evento salutandolo come “un’occasione per sensibilizzare tutta la Chiesa sull’importanza che questo settore riveste a livello economico, sociale e, particolarmente, nel contesto della nuova evangelizzazione”.

Il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti (PCPMI) ha sottolineato in un messaggio ad hoc – firmato dal presidente del Dicastero vaticano, il cardinale Antonio Maria Vegliò e dal segretario, monsignor Joseph Kalathiparambil – il parallelo con l’Anno internazionale dell’energia sostenibile per tutti, promulgato dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di mettere in risalto “la necessità, per assicurare uno sviluppo sostenibile, di migliorare l’accesso a servizi energetici e a sorgenti di energia affidabili, dal costo ragionevole, economicamente validi, socialmente accettabili ed ecologicamente razionali”.

Il turismo, infatti, osserva il Pontificio Consiglio, è indubbiamente una grande risorsa economica, tuttavia “può indurre un serio impatto ambientale, dovuto fra altri fattori al consumo smisurato di risorse energetiche, all’aumento di agenti inquinanti e alla produzione di rifiuti”. Anche in questo settore è quindi opportuno parlare di “turismo sostenibile”.

Nel campo della sostenibilità energetica, il PCPMI desidera “offrire il proprio contributo, partendo dall’assunto che “la Chiesa ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche in pubblico”, pur senza proporre “soluzioni tecniche concrete”. Ogni forma di sviluppo, anche nel campo del turismo, “deve essere sempre al servizio dell’essere umano e del bene comune”, si legge nel documento.

Traendo spunto dal Messaggio di papa Benedetto XVI in occasione del VII Congresso Mondiale della Pastorale del Turismo, tenutosi ad aprile a Cancún, il PCPMI, ha ricordato l’impossibilità di “separare il tema dell’ecologia ambientale dalla preoccupazione per un’ecologia umana adeguata, intesa come interesse verso lo sviluppo integrale dell’essere umano”.

Parimenti il Dicastero Vaticano riconosce che è impossibile “scindere la nostra visione dell’uomo e della natura dal vincolo che li unisce con il Creatore. Dio ha affidato all’essere umano la buona gestione della creazione”.

Va preso atto che “le nostre abitudini quotidiane stanno cambiando e che esiste una maggiore sensibilità ecologica – prosegue la nota del PCPMI -. Tuttavia, è anche certo che facilmente si corre il rischio di dimenticare queste motivazioni durante il periodo delle vacanze, nella ricerca di determinate comodità alle quali crediamo di avere diritto, senza riflettere sempre sulle loro conseguenze”.

Non solo vanno promosse tutte le iniziative che facciano utilizzo di energie rinnovabili ma è anche “fondamentale che sia le strutture turistiche ecclesiali che le proposte di vacanze che la Chiesa promuove siano caratterizzate, fra le altre cose, dal loro rispetto per l’ambiente”.

Ricordando quanto affermato nel Messaggio di Benedetto XVI, che indicava il turismo come un’occasione di evangelizzazione, il PCPMI conclude il proprio documento, invitando tutti a “promuovere e utilizzare il turismo in modo rispettoso e responsabile, per consentirgli di sviluppare tutte le sue potenzialità, nella certezza che contemplando la bellezza della natura e dei popoli possiamo giungere all’incontro con Dio”.

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ZENIT Staff

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