Un Rapporto sui temi della vita e della libertà religiosa

Presentato a Trieste il Secondo Rapporto sulla Dottrina Sociale

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di Antonio Gaspari

ROMA, mercoledì, 29 settembre 2010 (ZENIT.org).- Sabato 25 settembre è stato presentato a Trieste il secondo “Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo”, redatto dall’Osservatorio internazionale Cardinale Van Thuan (http://www.vanthuanobservatory.org/) insieme ad altri Centri di ricerca internazionali di Spagna, Francia e America Latina, e pubblicato da Cantagalli.

Rispondendo alla domanda su quali sono le caratteristiche originali di questo Rapporto il direttore dell’Osservatorio Stefano Fontana ha spiegato che ci sono almeno tre ragioni: “La prima è che i temi della vita e della libertà religiosa sono centrali. Abbiamo preso sul serio l’invito della Caritas in veritate di non separare mai questi due principi con quelli dello sviluppo”.

“La seconda è che non concediamo quasi nulla alla visione ‘irenica e ideologica’ del mondo di oggi, alle nuove ideologie che spesso finiscono per appiattire orizzontalmente il messaggio cristiano sull’ambiente, sulla pace, sullo sviluppo”.

“Il nostro sforzo – ha aggiunto – è stato di ‘tenere tutto insieme’ e per questo ci è stato di fondamentale guida l’insegnamento di Benedetto XVI, cui vorrei qui rivolgere un pensiero affettuoso e deferente per la grandezza della sua guida”.

Il direttore dell’Osservatorio ha voluto presentare il Rapporto dall’interno riportando alcune notizie riguardanti i temi della vita e della libertà religiosa. Ed in particolare fatti di coraggio, di lotta per la libertà, di rischio della vita per molte comunità cristiane in Asia e nel mondo che mostrano la diversità tra “il loro cristianesimo combattivo e il nostro cristianesimo addomesticato”.

Fontana ha raccontato dei 170 preti, 420 religiosi e religiose e mezzo milione di fedeli che il 26 luglio del 2009 si sono riuniti in Vietnam per una protesta pacifica in solidarietà di preghiera con la parrocchia di Tam Toa.

La protesta ha riguardato una chiesa costruita nel 1940 da missionari francesi. Nel 1968 la chiesa fu distrutta da un bombardamento e il terreno fu trasformato in giardino pubblico. Le attività religiose furono proibite, fino al 2008 quando la vita religiosa della parrocchia rinacque e il vescovo nominò un parroco. L’Eucarestia e le altre cerimonie venivano celebrate all’aperto, nel luogo della vecchia chiesa. Fino a che, a causa del rigore del clima, i parrocchiani non decisero di costruire un riparo temporaneo.

La mattina del 20 luglio 2009, di buonora, 150 parrocchiani sono arrivati per erigere la struttura provvisoria di 9 metri per 6, che riuscirono a costruire in qualche ora di lavoro. Alle 9,00 sono arrivati cento poliziotti per demolire la costruzione metallica.

I parrocchiani che hanno fatto resistenza sono stati trattati violentemente e messi nei furgoni cellulari, 19 persone sono state arrestate. Da quel momento la parrocchia è stata meta di pellegrinaggi di solidarietà da parte di altre parrocchie fino alla grande manifestazione del 26 luglio di cui si parlava.

In Corea del Nord, invece, il 16 giugno 2009, nella piazza di Ryongchon (Corea del Nord) si è praticata l’esecuzione capitale di una donna di 33 anni, madre di tre figli, accusata di aver distribuito delle Bibbie e per questo di essere una spia al soldo della Corea del Sud e degli Stati Uniti.

Il rapporto contiene una miriade di informazioni e spunti di riflessione sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo: magistero del Papa, documenti dei Vescovi, problematiche emergenti, forme di impegno delle comunità cristiane nel mondo, sfide nuove alla giustizia e alla pace, ai diritti umani e alla libertà religiosa.

Nella Sintesi introduttiva si fa il punto su come sono andate le cose e si evidenziano i percorsi emergenti con una analisi relativa ai cinque continenti. Il Rapporto viene completato dal Problema dell’anno, uno studio sul principale problema sociale emerso durante l’anno in esame che questa volta è stato individuato nel riscaldamento climatico.

Un posto centrale nel Rapporto è svolto dal capitolo sul Magistero sociale di Benedetto XVI nel 2009, nei riguardi del quale Fontana ha spiegato: “Il Papa nel 2009 ha fatto delle cose grandiose: ha pubblicato l’enciclica sociale Caritas in veritate, ha proposto il ‘Cortile dei Gentili’, ha fatto tre viaggi – in Terra Santa, in Angola e Mozambico e a Praga – durante i quali ha tenuto importanti riflessioni di natura sociale e politica”.

“Inoltre – ha spiegato – in alcuni discorsi che il Rapporto valorizza, una cosa a cui il nostro Osservatorio tiene molto e che è cruciale per la Dottrina sociale della Chiesa: il punto di vista da cui guardare i fatti sociali è la fede apostolica tramandata dalla tradizione”.

Il direttore dell’Osservatorio Van Thuan ha concluso affermando che: “non è la situazione, non è la sociologia, non è nemmeno la povertà se intesa in senso solo sociologico, ma la fede apostolica. Senza di ciò la Dottrina sociale è un insieme di consigli moralistici di buon comportamento”.

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ZENIT Staff

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