CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 22 settembre 2010 (ZENIT.org).- Papa Benedetto XVI ha rivolto questo mercoledì un appello a tutti i fedeli cattolici a pregare per il successo del dialogo tra cattolici e ortodossi, che in questi giorni entra in una fase nuova e importante.
Questa settimana si svolge infatti a Vienna (Austria) la 12ma riunione plenaria della Commissione Mista per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme, una riunione preparata da molto tempo.
“Il tema della fase attuale di studio è il ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa universale, con particolare riferimento al primo millennio della storia cristiana”, ha ricordato il Papa.
“L’obbedienza alla volontà del Signore Gesù, e la considerazione delle grandi sfide che oggi si presentano al cristianesimo, ci obbligano ad impegnarci seriamente nella causa del ristabilimento della piena comunione tra le Chiese”.
Il Papa esorta tutti a “pregare intensamente per i lavori della Commissione e per un continuo sviluppo e consolidamento della pace e concordia tra i battezzati, affinché possiamo dare al mondo una testimonianza evangelica sempre più autentica”.
La Commissione sta cercando una lettura comune dei fatti storici e delle testimonianze relative al primato petrino nel primo millennio per ottenere un’auspicabile e possibile interpretazione condivisa.
La convergenza nell’interpretazione storica del primato petrino nel primo millennio potrebbe aiutare a far avanzare il dialogo tra i cattolici e gli ortodossi sul tema centrale che li separa: l’esercizio del primato del Papa.
L’attesa sessione, che si sta celebrando dal 20 al 27 settembre, affronta per la seconda volta il tema, che è stato al centro anche del precedente incontro della Commissione mista, celebrato a Cipro nel 2009.
In termini più generali – non concentrati su un periodo storico –, la questione del primato nella Chiesa universale si trova al centro della fase attuale del dialogo tra cattolici e ortodossi inaugurata nella sessione plenaria di Ravenna nel 2007.
In quell’incontro, ricorda “L’Osservatore Romano”, la Commissione ha approvato un documento intitolato “Le conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa: comunione ecclesiale, conciliarità e autorità”, che affronta la relazione tra conciliazione e autorità nella Chiesa a tre livelli: locale, regionale e universale.
In ciascun livello, afferma, c’è un pròtos, un primus (Vescovo, metropolita-patriarca, Vescovo di Roma).
Entrando più direttamente nella problematica del pròtos nell’ambito universale – l’attuale Papa di Roma –, il documento afferma che cattolici e ortodossi concordano sul fatto che “Roma, in quanto Chiesa che presiede nella carità, occupava il primo posto nella taxis e che il Vescovo di Roma era pertanto il pròtos tra i Patriarchi” (Documento di Ravenna, n. 41).
Lo stesso documento indica la tappa successiva del dialogo: la questione del Vescovo di Roma nella comunione di tutte le Chiese.
Per svilupparla, la Commissione mista ha elaborato un progetto di lavoro. In primo luogo si è deciso che l’attenzione si sarebbe concentrata sul primo millennio, quando i cristiani d’Oriente e d’Occidente erano uniti.
Per questo, all’inizio del 2008, due sottocommissioni miste – una di lingua inglese e l’altra di lingua francese – hanno lavorato per raccogliere gli elementi storici più caratteristici del periodo preso in considerazione.
Nell’autunno di quell’anno, il comitato misto di coordinamento si è riunito per preparare la bozza del documento per la plenaria della Commissione mista, che è stato esaminato a Cipro nel 2009.
Nella sessione plenaria che si sta celebrando ora nella capitale austriaca, la Commissione ha ripreso l’esame di quella bozza di documento sulla funzione specifica del Vescovo della “prima sede” durante il primo millennio.
La Commissione è composta da due rappresentanti per ciascuna delle Chiese ortodosse autocefale e da un numero corrispondente di membri cattolici.
Dirigono la riunione il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, monsignor Kurt Koch, e il metropolita di Pergamo, Ioannis (Zizioulas), del Patriarcato ecumenico.